Una scossa di terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito durante il pomeriggio di lunedì 12 giugno, con epicentro localizzato nel mar Egeo a 10 km di profondità e a circa 11 km di distanza dal villaggio greco di Plomari, nel quale – ha spiegato il sindaco Manolis Armenakas – “vi sono stati danni a diversi edifici, vecchi e nuovi, tutti da valutare”. L’epicentro è situato anche a pochi chilometri a sud dell’isola greca di Lesbo e la costa occidentale della Turchia e l’isola grecadi Lesbo.
Le scosse hanno fatto tremare gli edifici anche a Smirne, distante circa 90 chilometri e sono state avvertite fino ad Atene. Purtroppo, il bilancio è di un morto e di almeno una decina di feriti. La vittima in questione è una donna di 45 anni, che è stata sepolta sotto le macerie della sua abitazione nel villaggio di Vrissas, nel sud dell’isola di Lesbo.
Sono state danneggiate anche alcune case nel villaggio di Plomari, dove alcune strade sono state chiuse.
Nel resto dell’isola non si sono registrati danni fortuntamente; sono rimaste intatte anche le strutture del centro profughi. Dopo la scossa principale registrata alle 14,28 ora italiana, sono state registrate successivamente almeno una quarantina di scosse di minore entità.
“È un disastro“ ha detto Christiana Kalogirou, governatore della regione dell’Egeo del nord. Il sisma è stato avvertito in modo consistente anche nel distretto turco di Karaburun, provincia di Smirne.
Sia Turchia che Grecia si trovano lungo linee di faglia che negli ultimi anni sono state all’origine di diversi importanti terremoti.