Gran Bretagna: i medici rinviano lo stop delle macchine a Charlie

Secondo i medici e i giudici inglesi, per il piccolo Charlie le possibilità di sopravvivenza sono vicino allo zero, anche se hanno voluto rinviare lo stop delle macchine.

Gran Bretagna: i medici rinviano lo stop delle macchine a Charlie

I medici che hanno in cura il piccolo Charlie Gard hanno deciso di rinviare il momento in cui staccheranno le macchine al bambino. Secondo un’amica molto vicina alla famiglia, la morte avverrà sul finire della prossima settimana.

I due genitori, Connie e Chris Gard, hanno affermato che il loro figlio morirà sapendo che hanno provato amore per lui, e che si son visti anche respingere dalla Corte Europea dei diritti umani un suo trasferimento negli Stati Uniti per provare una cura sperimentale.

I genitori, in un’intervista al Daily Mail, hanno rivelato che – parlando con l’ospedale – gli è stato concesso ancora del tempo da passare con il piccolo, e ringraziano anche le numerose famiglie del mondo che si stanno stringendo attorno a questo dramma. L’ultima notte, i due genitori non l’hanno passata molto bene, poiché si son visti rifiutare dai medici il permesso di portarlo a casa, per accontentare tutti i familiari che lo volevano vedere per l’ultima volta. 

Secondo i dottori e i giudici britannici, non esistono possibilità che le condizioni di Charlie Gard possano migliorare, e la cura sperimentale potrebbe solamente allungare l’agonia del piccolo. Inutile la battaglia dei genitori, che prima si sono appellati in Gran Bretagna, in seguito all’Alta Corte, poi alla Corte d’Appello, infine alla Corte Suprema: tuttavia, la legge è sempre stata dalla parte dei medici. 

La notizia ha scatenato tante polemiche, sopratutto in Italia, con l’ex premier Matteo Renzi che sfoga tutta la sua rabbia: “Non riesco a togliermi dalla testa il pensiero del piccolo Charlie. Mi fanno paura i social quando diventano curve da tifoseria con persone che sparano certezze e urlano, non cerco facili like. Ma condivido uno stato d’animo, più che uno status: il dolore di quei genitori e di quel bambino mi rimbomba in testa continuamente”. 

Anche il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, si fa sentire, definendo l’Unione Europea “senz’anima”, ed accusa anche l’ospedale, dicendosi incredulo che i dottori vogliano staccare la spina al bambino, anche se non è clinicamente morto e, sopratutto, contro la volontà dei propri genitori.

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