Ginevra: ecco la prima donna che guiderà il CERN da Gennaio 2016

Fabiola Gianotti, la fisica italiana con quasi 30 anni di esperienza nella ricerca al CERN, ne prenderà la guida a partire dal 1 Gennaio 2016. Ecco, secondo la studiosa, le sfide della nuova scienza per l'anno a venire

Ginevra: ecco la prima donna che guiderà il CERN da Gennaio 2016

Dopo l’annuncio di qualche settimana fa, è ufficiale: l’italiana Fabiola Gianotti sarà la prima donna a dirigere il prestigioso CERN di Ginevra (Svizzera) per affrontare quelle che, secondo le dichiarazioni della stessa Gianotti, saranno le tante sfide della Scienza nel prossimo 2016. Di quali sfide si tratta? Vediamo di saperne qualcosa in più.

La super-particella. Il 15 Gennaio il CERN, sempre da Ginevra, ha comunicato che, in seguito ad uno scontro di protoni, è stato rilevato un eccesso locale con massa 6 volte maggiore del Bosone di Higgs (la “particella di Dio”). I dati sono preliminari e con una significatività statistica ancora bassa ma tanto è bastato per eccitare il mondo scientifico visto che, sul portale arXiv, sono stati pubblicati circa 95 articoli in cui dei fisici teorici spiegavano cosa mai potesse essere quella super-particella rilevata. 

Sempre dal CERN ginevrino viene anche la seconda sfida scientifica del 2016, l’individuazione della materia oscura. Quest’ultima non sarebbe rilevabile direttamente, per la mancanza di radiazioni elettromagnetiche, e costituirebbe oltre il 90% della massa dell’Universo. Le risposte che si cercano potrebbero provenire, in tal caso, dagli scontri tra particelle che avvengono all’interno del Large Hadron Collider (LHC), il misterioso laboratorio atomico che sorge proprio nelle profondità più recondite del CERN ginevrino: anche l’AMS-02 (Alpha Magnetic Spectrometer-2), installato sulla base orbitante ISS, potrebbe fornire utili contributi, in tal senso, grazie alla misurazione dei raggi cosmici. Inutile dire che i dati raccolti, in questo caso, saranno sempre inviati al CERN per un’accurata analisi.

Le onde gravitazionali. Questa volta la ricerca si sposta al di fuori della piccola cittadina della scienza svizzera: ormai concluso l’esperimento BICEP2, toccherà agli interferometri di Livingston (LIVO) e di Cascina (VIRGO) scandagliare l’universo alla ricerca delle onde gravitazionali che, secondo i teorici, potrebbero scaturire dallo scontro tra due buchi neri, o dall’esplosione di una supernova.

Al momento si tratta solo di progetti di ricerca ma, vista la loro portata, converrà restare ben sintonizzati sulla Svizzera. E non solo per il cioccolato o per gli orologi meccanici!

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