Galles: bambina di 18 mesi muore subito dopo l’adozione da parte di una coppia di gay. Si indaga sul padre della piccola

Dopo l'adozione, in Galles, da parte di una coppia di genitori gay, una bimba di 18 mesi purtroppo è morta per innumerevoli ferite e traumi inflitti da uno dei due genitori. Ora, è in atto il processo contro il papà della piccola.

Galles: bambina di 18 mesi muore subito dopo l’adozione da parte di una coppia di gay. Si indaga sul padre della piccola

Una bambina, ad appena due settimane dalla sua adozione da una coppia di genitori gay, è stata trovata morta dagli agenti di polizia nei pressi di Cardiff, in Galles. La piccola aveva solamente 18 mesi, e l’unico indagato per l’accaduto è, appunto, uno dei due genitori, ovvero Matthew Scully-Hicks, che lavora come istruttore di fitness. L’uomo, di appena 31 anni, è accusato di aver inflitto alla bambina delle ferite devastanti, tali da provocarle diverse emorragie cerebrali che hanno poi portato alla morte della piccola.

Dai vari esami condotti durante le indagini, sono emerse svariate lesioni, tra le quali numerose costole rotte, la frattura del femore sinistro e del cranio. La bambina, di nome Elsie, era stata adottata dall’uomo e dal suo compagno Craig, perché la madre della piccola era una tossicodipendente e, quindi, le era stata tolta la custodia della piccola. Purtroppo, però, la piccola – il 25 maggio 2016 – è deceduta. Il papà della piccola, nonché l’imputato, aveva chiamato i soccorsi dopo l’ultimo pestaggio compiuto ai danni della sua bambina.

Una volta arrivati sul posto, i paramedici hanno cercato in tutti i modi di salvare la piccola ma senza riuscirci, arrivando a pensare che – nei giorni precedenti – l’uomo avesse colpito altre volte la bambina. Uno dei portavoce dell’ospedale che si è occupato della piccola ha riferito che l’unico responsabile dell’accaduto è il signor Matthew Scully-Hicks, in quanto l’uomo ha avuto un comportamento violento nei confronti della bambina che doveva soltanto amare e difendere.

Ma, dalle indagini, è emerso anche che la bambina aveva una carenza di vitamina D, la quale influisce molto sulla densità e sulla struttura ossea del corpo. Non solo: l’uomo avrebbe inviato dei messaggi a degli amici di famiglia, dicendo che la piccola era veramente cattiva, e di non riuscire più a sopportarla tutto il giorno. Queste informazioni sono arrivate nelle mani dei giurati presenti durante il processo, che tutt’ora è in corso contro Matthew Scully-Hicks.

Ovviamente, l’uomo si dichiara completamente innocente riguardo al decesso della piccola ma, per ora, il processo proseguirà per altre cinque settimane, fino ad arrivare a una decisione da parte del giudice e della giuria in merito alla morte di questa piccola bambina, di soli 18 mesi, per mano del suo papà.

Continua a leggere su Fidelity News