Francia, ancora una volta la minaccia dell’ISIS fa tremare Parigi

Nel gruppo anche una sedicenne, che aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico proprio due giorni fa tramite un video. Intanto, è stato annullato il divieto di consultazione dei siti jihadisti.

Francia, ancora una volta la minaccia dell’ISIS fa tremare Parigi

Quattro persone, tra cui una ragazza sedicenne, sono state arrestate a Montpellier, in Francia, in quanto sospettate di star preparando un attentato suicida a Parigi.

Gli agenti dell’antiterrorismo hanno trovato esplosivi nella abitazioni di tutti quanti i sospettati. La ragazzina sopracitata avrebbe dovuto sposarsi con uno dei membri del gruppo, per poi partire per la Siria. Tutte le indagini sono scattate dopo che i sospetti sono stati identificati tramite i social network

Dalle prime informazioni che sono state raccolte, pare che il gruppo stesse progettando un attentato kamikaze, che avrebbe dovuto realizzarsi nella capitale francese, Parigi, in un sito turistico. Gli agenti hanno ritrovato ben 71 grammi di una sostanza detta Tatp, conosciuta anche come “la madre di Satana”, in quanto si tratta di un esplosivo artigianale tanto semplice da realizzare quanto potente. 

La sostanza, che si prepara con acetone, acqua ossigenata ed acido solforico, veniva realizzata dai sospetti in un laboratorio, che è stato setacciato dagli agenti.

“Il blitz ha permesso di sventare un progetto di attacco imminente” ha dichiarato Bruno Le Roux, ministro francese degli interni. Proprio oggi, il Consiglio Costituzionale francese si è dichiarato contrario all’articolo della legge proposta a giugno del 2016, in cui si definiva reato la frequentazione assidua di siti Internet che inneggino alla Guerra Santa contro gli infedeli. Siti appartenenti, direttamente o meno, al califfato, in quanto tale legge viola la libertà di espressione.

Infatti, prima di oggi, esisteva la pena di due anni di reclusione ed una multa di 30mila euro per chi frequentasse, assiduamente, siti di propaganda jihadista. La decisione di eliminare questa legge è stata presa in nome del diritto di espressione, uno dei punti fondamentali della dichiarazione dei diritti umani, in quanto una persona ha diritto di accedere ad Internet ed allo stesso tempo non esiste un collegamento di causa ed effetto tra la visita di siti del genere e la pianificazione di attacchi terroristici.

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