Finito il viaggio di Papa Francesco in Messico. Stasera il rientro a Roma

Le parole del Papa durante la messa al confine con gli Stati Uniti d'America riassumono il senso ed il significato del suo viaggio in Messico, che è appena terminato. L'arrivo a Roma del pontefice è previsto in serata.

Finito il viaggio di Papa Francesco in Messico. Stasera il rientro a Roma

Ciudad Juarez, ultima tappa del viaggio in Messico, è uno dei punti di frontiera del nord del Paese dove ogni anno confluiscono migliaia di persone che cercano di attraversare il confine sperando in un futuro migliore negli Stati Uniti o per sfuggire alle vendette ed alla violenza dei trafficanti di droga.

Di fronte, in territorio americano, sorge la città texana di El Paso, per cui l’ultima messa del viaggio messicano del Papa è stata vista da entrambi i lati della frontiera: l’altare è stato posizionato a soli 80 metri dalla linea di confine, di fronte al muro costruito dagli Stati Uniti per arginare il flusso migratorio illegale. Sono moltissimi i messicani, gli honduregni, i guatemaltechi che, nel tentativo di oltrepassare il confine, perdono la vita.

Il Muro di Tijuana, come è chiamato in America, è conosciuto dai messicani come il “muro della vergogna” ed è stato definito dal Santo padre “Muro dell’indifferenza“. E’ noto che uno dei cavalli di battaglia di Papa Bergoglio è la metafora dei muri che dividono e dei ponti che uniscono. Il Papa esorta ad abbattere i muri di indifferenza e di rifiuto per costruire ponti di comunione e di fraternità.

Nello spirito di solidarietà il Papa ha annunciato la costruzione in futuro di un centro di accoglienza al servizio dei migranti e a tutela e in difesa dei bambini e delle donne. La scomparsa di migliaia di donne ogni anno è l’ennesimo tassello del panorama di violenza che permea tutta la società messicana. Il centro di accoglienza si chiamerà “Il Punto” e collaborerà con la Casa del migrante, costruita 30 anni fa dalla diocesi di Ciudad Juarez, che offre assistenza e cibo agli esuli.

Il Papa ha spiegato che nel nuovo progetto è prevista la formazione di laici e sacerdoti per assistere i migranti per la difesa dei loro diritti. Quella di Ciudad è stata la prima messa mai celebrata da un Papa al confine tra due Stati con i fedeli da entrambi i lati e si è conclusa con le parole di speranza mai più morte e sfruttamento non solo per il popolo messicano ma per tutte le vittime di soprusi e ingiustizie nel mondo.

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