Fidel Castro: un comunista più ricco della regina d’Inghilterra

Una guardia del corpo di Fidel Castro porta alla luce i segreti del comandante cubano, che visse nel lusso e negli eccessi, accumulando un'immensa fortuna grazie allo sfruttamento e al sacrificio dei suo popolo.

Fidel Castro: un comunista più ricco della regina d’Inghilterra

Mentre a Cuba sono in corso i nove giorni di lutto nazionale per rendere omaggio a Fidel Castro, morto il 25 novembre scorso, la stampa di tutto il mondo ricorda le rivelazioni di Juan Reinaldo Sánchez, guardia del corpo e uomo di fiducia del presidente cubano per 17 anni: “Contrariamente a ciò che ha sempre sostenuto, non rinunciò mai al comfort del capitalismo e non ha mai scelto di vivere con austerità”, scrive l’ex membro della guardia pretoriana che qualche anno fa ha pubblicato una biografia non autorizzata del lìder maximo della Rivoluzione cubana.

Lussuosi yacht, una ventina di ville sparse in tutta l’isola, tenute di caccia stile Luigi XV, sono solo alcuni dei dettagli che porta alla luce “La vita nascosta di Fidel Castro‘, scritto insieme al giornalista francese Axel Gyldén. Il leader cubano fece in modo di mantenere la sua vita privata lontana dagli occhi dei cittadini… “il segreto meglio custodito di tutta la Rivoluzione”, assicura Juan Reinaldo Sánchez.

Il tiranno comunista Fidel Castro lascia quindi una milionaria fortuna, frutto dello sfruttamento del suo stesso popolo e delle espropriazioni realizzate dal suo regime per più di 50 anni. La rivista americana Forbes lo considera il settimo presidente più ricco del mondo.

L’uomo che dal 1977 al 1994 è stato al fianco di Fidel Castro quasi quotidianamente, che lo adorava al punto di voler dare la sua vita per lui, fu testimone del lusso, della scelleratezza che non cessò neppure quando negli anni ’90, dopo la caduta del muro di Berlino, il suo popolo moriva di fame. Mentre la gente arrivava a mangiare persino i topi e i cani, il comandante non si privava di nulla, tradendo le sue prediche marxiste e sperperando dalla sua opulenta isola privata di Cayo Piedra.

Cayo Piedra è un vero paradiso, un luogo idilliaco, protetto da barche e circondato da acque cristalline, al quale arrivavamo con lo yacht Aquarama II (27,50 metri di lunghezza e quattro motori) attraverso un canale di un chilometro scavato nei fondali marini”, scrive l’ex guardia del corpo.

Fidel Castro ha sempre affermato di non possedere altro che una capanna di pescatori, ma in realtà questa capanna altro non era che una villa in un isola privata, “un enclave di lusso con piscina di acqua dolce, delfinario, ristorante flottante, eliporto, rifugio contro attacchi aerei, rampa di lancio di missili e una fattoria di tartarughe, dato che al Comandante piace molto mangiare questo animale”. Sconosciuta da tutti i cubani, l’isola ha ospitato personaggi illustri come l’ex presidente colombiano Alfonso López Michelsen, il proprietario della CNN Ted Turner, il dittatore della RDA Erich Honecker o lo scrittore Gabriel García Márquez.

Caduto in disgrazia nel 1994 per aver rinunciato all’incarico, Sánchez è stato incarcerato per due anni e successivamente sorvegliato dal regime. Dopo 10 tentativi, è riuscito a fuggire a Miami dove è morto nel 2015 all’età di 66 anni.

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