Egitto: condanna a morte confermata per Morsi

Egitto, la Corte del Cairo conferma la condanna a morte per l'ex presidente Mohamed Morsi, accusato della maxi evasione avvenuta nel 2011, nel corso della quale fuggirono dalle carceri egiziane circa 20.000 detenuti, e vennero uccisi 28 agenti di polizia

Egitto: condanna a morte confermata per Morsi

E’ stata ufficialmente confermata anche in appello la pesante condanna inflitta all’ex presidente d’Egitto Mohamed Morsi: il deposto leader del Paese africano dovrà ora affrontare la pena di morte, dopo essere stato ritenuto colpevole della maxi-evasione avvenuta nel 2011. Nel corso di quegli eventi morirono infatti 28 agenti di polizia, ed evasero dal carcere di Wadi el-Natroun, insieme a Morsi, altri 30 detenuti. L’epocale evasione diede il via alle rivolte che videro l’ex leader dei Fratelli Musulmani prendere infine le redini del Paese.

La cosiddetta Primavera Araba è dunque costata carissima a Mohamed Morsi il quale, in seguito al suo insediamento al potere, ha governato l’Egitto con il pugno di ferro, sopprimendo qualsivoglia manifestazione di dissenso con terribili repressioni armate. L’ex leader egiziano era già stato condannato a 20 anni di detenzione per via dei feroci attacchi ai manifestanti avvenuti nel 2012: Morsi aveva infatti utilizzato l’esercito per disperdere gli studenti in piazza che chiedevano l’avvento della democrazia.

La maxi evasione del 2011 coinvolse numerose carceri di tutta la nazione, tant’è che nei disordini che seguirono riuscirono a fuggire circa 20.000 persone imprigionate nei centri di detenzione di tutto l’Egitto. Morsi era stato condannato a morte lo scorso Maggio, ma all’ex presidente egiziano rimaneva ancora una carta da giocare: ricorrere in appello e sperare che la sentenza venisse commutata in un semplice periodo di reclusione.

Così però non è stato, e la Corte penale del Cairo si è dimostrata inflessibile nei suoi confronti, confermando la pena di morte. La decisione è stata probabilmente avallata anche dal Gran Mufti, la massima autorità legale islamica del Paese. Il parere del Gran Mufti riguardo alle questioni legislative non è vincolante per la decisione finale, ma viene tenuto in altissima considerazione dal tribunale.

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