Ecco il “nido” dove le mogli malate di shopping parcheggiano i mariti

Per confortare quegli uomini le cui mogli sono dedite allo shopping più sfrenato, un centro commerciale di Shanghai ha pensato di ideare una “husband nursery”, luogo dove poter attendere in pieno relax la propria consorte.

Ecco il “nido” dove le mogli malate di shopping parcheggiano i mariti

Che uomini e donne abbiano un diverso rapporto con lo shopping è un dato di fatto che si addice sia alla realtà italiana che straniera. Chiaramente troveremo sempre le più disparate eccezioni, ma solitamente alla propensione delle donne per lo shopping corrisponde la più profonda avversione da parte degli uomini.

Sono molti gli uomini che vengono quasi trascinati da mogli o fidanzate per adempiere al rito del “far compere”. Per loro girare per negozi è un supplizio talmente doloroso che preferiscono attendere sonnecchiando in auto, magari anche all’interno di un triste parcheggio posto all’ultimo piano interrato del centro commerciale.

Non a caso un recente sondaggio inglese ha dimostrato che circa l’80% degli uomini nutre un vero e proprio odio nei confronti dei centri commerciali. Il 45% ha anche ammesso di inventarsi di tutto pur di non metterci piede. E chi fosse invece costretto a farlo, statisticamente si annoierebbe dopo circa 26 minuti.

Ma anche per loro qualcosa starebbe cambiando. Per rendere meno tristi le ore trascorse in attesa della compagna in giro per negozi, un centro commerciale di Shanghai ha deciso di creare un spazio a loro interamente dedicato e che per l’occasione è stato denominato “husband nursery”. Lo scopo del “nido per mariti” è quello di allietare le ore trascorse dagli uomini in attesa della loro dolce metà.

L’idea ha voluto replicare il successo degli “spazi bimbi” o “nidi per bambini”, dove è già possibile lasciare la propria prole per abbandonarsi interamente agli acquisti. Mariti, fidanzati e compagni possono così leggere comodamente il giornale, guardare la tv o lasciarsi cullare da una poltrona massaggiante.

Non stupisce però che tale soluzione sia nata propria in Cina: qualche anno fa un uomo è arrivato a suicidarsi dopo estenuanti ore di shopping trascorse con la compagna. Insomma, sembra proprio una buona iniziativa che concilia le esigenze di entrambi i sessi, oltre che dei centri commerciali, raggianti all’idea di poter accrescere il numero dei clienti e dei probabili introiti.

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