Donald Trump: non comprate gli iPhone se Apple non li sblocca all’FBI

Donal Trump, il candidato piĂą radicale dei repubblicani alla Casa Bianca, continua a mietere consensi nonostante le tante gaffe e provocazioni commesse. Tra le ultime, l'invito a non comprare piĂą iPhone se Apple non sbloccherĂ  quello di San Bernardino.

Donald Trump: non comprate gli iPhone se Apple non li sblocca all’FBI

Donald Trump, il principale candidato repubblicano alla Casa Bianca, prova un certo gusto nel far polemica, forse nella convinzione che più si parla di una persona (non importa come) meglio è ai fini elettorali.

Qualche giorno fa il bizzarro miliardario repubblicano aveva litigato con il Papa, di ritorno dal Messico, in merito alla questione immigrazione. Prima ancora, sempre in ambito tecnologico, Trump aveva chiesto ad Apple di tornare a produrre “i suoi fottutissimi iPhone” negli USA (la classica questione dell’evasione delle tasse da parte di Cupertino). Ed ora? Ci risiamo. Ancora una volta con Apple.

Come sappiamo, in America, le stragi sono una consuetudine, spesso a causa della libera circolazione delle armi, altre volte – invece – per questioni di terrorismo islamico. E’ esattamente questo il caso della strage di San Bernardino commessa da un uomo in un centro di riabilitazione della California: subito dopo la strage, l’FBI aveva chiesto ad Apple di sbloccarle l’iPhone usato dall’uomo coinvolto per poter proseguire nelle indagini e dare una svolta a queste ultime ma Cook aveva confermato il suo diniego di qualche giorno prima spiegando che introdurre una backdoor negli iPhone poteva essere un precedente pericoloso per la privacy di tutti.

Tra i tanti che non hanno preso bene una tal posizione vi è stato – appunto – il vulcanico Trump il quale, nel corso di una convention con i suoi elettori, nel rispondere ad una domanda, ha spiegato che secondo lui nessuno dovrebbe più comprare prodotti Apple, in particolar modo gli iPhone, finché la casa di Cupertino non deciderà di sbloccare la decodifica dell’iPhone usato dal terrorista.

A questo punto cosa farà Apple? Orecchie da mercante come in passato o, temendo che questo curioso ominide divenga il prossimo inquilino della Stanza Ovale, scenderà a più miti consigli? Una cosa è certa, la vicenda di San Bernardino, come anche Tim Cook ha evidenziato, impone di trovare nuovi equilibri tra le legittime esigenze di sicurezza e le altrettante lecite aspirazioni alla tutela della propria privacy.

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