Cile: realizzato con successo un trapianto polmonare doppio

Un'equipe medica cilena, diretta dal dottor Cristián Baeza, ha realizzato un trapianto polmonare doppio su un ragazzo di 14 anni che soffre di una rara malattia di origine genetica, la Emangiomatosi capillare polmonare. L'intervento è perfettamente riuscito

Cile: realizzato con successo un trapianto polmonare doppio

Dopo una lunga attesa, Cristóbal Gelfenstein, il ragazzo cileno di 14 anni che soffre di una strana malattia nota col nome di Emangiomatosi capillare polmonare, ha finalmente potuto essere sottoposto al trapianto bi-polmonare.

Questa rara malattia (solo 50 sono i casi documentati in tutto il mondo) di origine genetica colpisce il sistema respiratorio: non si conoscono i dettagli del motivo per il quale si sviluppa, ma si ritiene che derivi da una crescita capillare anormale nei polmoni, presumibilmente legata a una mutazione genetica, che genera una ipertensione polmonare acuta che a sua volta causa una notevole pressione sul cuore e di conseguenza un’insufficienza cardiaca.

Cristóbal si trovava ricoverato nella clinica Las Condes, a Santiago del Cile, dal 31 agosto scorso proprio perché il suo cuore aveva iniziato a dare i segnali di cedimento e da quel giorno i suoi polmoni e il suo cuore, per poter funzionare, erano stati collegati a delle macchine.

Il delicato e complicato intervento, diretto dal cardiochirurgo Cristián Baeza, è iniziato sabato scorso alle 8:30 ed è durato più di 11 ore. “Finora la procedura è stata un vero successo. Cristóbal potrebbe già stare sveglio, ma l’equipe ha deciso di mantenerlo sedato, dato che l’idea è che passi questo primo periodo dormendo per evitare complicazioni”, ha affermato Baeza.

Lo specialista ha, inoltre, sottolineato che, a differenza di quanto accaduto nel 2012 a sua sorella Trinidad morta a causa della stessa malattia per non aver resistito al trapianto, Cristóbal ha ricevuto il trapianto in migliori condizioni.

Domenica l’equipe medica ha comunicato che il ragazzo sta reagendo positivamente, anche se occorre mantenere la cautela perché si potrebbe verificare qualche problema di rigetto.

Il dottor Eli Villalabeltia, responsabile dell’Unità di Trapianto Toracico, ha sottolineato che l’equipe inizierà presto la terapia antirigetto come misura di precauzione, e se tutto va bene, il giovane potrà condurre una vita normale.

Recentemente, sono stati effettuati altri trapianti sorprendenti, come il trapianto facciale eseguito a New York ed il trapianto simultaneo di rene eseguito a Torino.

Continua a leggere su Fidelity News