Charlie Gard: i genitori chiedono di farlo morire a casa

Questa richiesta arriva dopo dopo il ritiro della domanda di andare negli Stati Uniti, ma l'ospedale precisa che i trattamenti sono disponibili solo lì, e che spostarlo causerebbe solamente ulteriori problemi.

Charlie Gard: i genitori chiedono di farlo morire a casa

I genitori del piccolo Charlie Gard si sono rivolti nuovamente all’Alta Corte di Londra perché vogliono che il loro figlio venga trasferito nella loro casa prima di morire. L’ospedale dove è ricoverato Charlie, il Great Ormond Street di Londra, non è convinta di questa idea, poiché la terapia del bimbo è disponibile solo in quel ospedale. Per il momento, però, il giudice Nicholas Francis ha rinviato ogni decisione a mercoledì. 

La BBC, il servizio pubblico radiotelevisivo più importante del Regno Unito, scrive che sia la madre che il padre del bambino stanno passando le ultime ore con Charlie Gard, prima di dirsi l’inevitabile addio. Ieri, infatti, hanno annunciato di voler rinunciare alla loro battaglia legale, e che vogliono godersi gli ultimi momenti con Charlie prima che vada via. 

Per il momento, né i genitori e né l’ospedale hanno rivelato la data in cui verrà staccata la spina al piccolo, ma le parti si sono incontrate prima dell’ultima udienza per muovere i loro primi passi, dopo che sia Gard e Yates hanno preso questa forte decisione. L’ospedale, in precedenza, aveva già annunciato che “ogni giorno che passa non è nel miglior interesse del bambino”. 

Gard e Yates, i genitori di Charlie Gard, avevano richiesto di volerlo portare a casa, per fargli un bagnetto e metterlo nella propria culla. Ma difficilmente questo loro desiderio si realizzerà, poiché il piccolo è collegato ad un respiratore, e sarebbe necessario un macchinario che sia trasportabile ed un’equipe di specialisti che lo assista, anche se i genitori avrebbero decisero di pagare tutto privatamente, pur di realizzare questo loro sogno

Intanto, ci sono nuove polemiche tra l’ospedale Great Ormond Street Hospital e il neurologo Michio Hirano, con quest’ultimo che starebbe sperimentando una nuova terapia al Columbia University di New York. Il neurologo si è detto deluso di non aver potuto leggere le ultime cartelle del piccolo Charlie Gard.

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