Cecenia: campi di concentramento per gli omosessuali

Il governo nega ogni cosa ma, secondo i media russi, molti omosessuali sono detenuti illegalmente e torturati in una prigione segreta a Groznyj, in Cecenia.

Cecenia: campi di concentramento per gli omosessuali

Si parla addirittura di 100 persone scomparse nel nulla in Cecenia, con l’unica “colpa” di amare qualcuno del proprio sesso. Secondo i media russi molti di loro sono detenuti illegalmente e torturati in una prigione segreta in Groznyj, la capitale della Repubblica Cecena, in Russia.

La Novaja Gazetaha intervistato testimoni oculari e persone riuscite a scappare da questa pazzia, che hanno testimoniato non solo la tortura subita e la presenza di soli omosessuali in questi veri e propri campi di concentramento, ma anche la morte di alcuni di loro.

Il governo Russo nega, ma stanno prendendo sempre più piede, specialmente nella rete, la conferma della presenza di campi di concentramento dove vengono portate le persone in questione, attirate mediante social network e sottoposti a indicibili torture.

Il gruppo di attivisti russo basato a San Pietroburgo – Rete LGBT – ha instituito a fine marzo un numero di emergenza, accogliendo la richiesta di aiuto di oltre dieci persone che chiedono di poter lasciare la regione.

Il portavoce del presidente Ceceno afferma che nella regione non esistono omosessuali, e se anche ci fossero non servirebbe arrestarli poichè i familiari stessi si preoccuberebbero di inviarli in posti in cui non potrebbero far ritorno.

Il Presidente del Parlamento Europeo, ha chiesto una spiegazione immediata su quello che sta realmente succedendo in Cecenia, aggiungendo che i valori vanno protetti anche al di fuori dell’Unione, così come la condanna ad ogni forma di di discriminazione a causa di orientamenti politici, religiosi e sessuali.

Intanto però, le foto che iniziano a girare nel web dei segni delle violenze subite ci lasciano senza parole.

Continua a leggere su Fidelity News