Brexit: "Solo ora si scoprono le menzogne e le persone sono pentite"

Molti i cittadini inglesi che hanno votato a favore del Brexit che si pentono della loro scelta e in oltre 40.000 hanno manifestato per chiedere al Parlamento di farsi portavoce del loro malcontento.

Brexit: "Solo ora si scoprono le menzogne e le persone sono pentite"

Nonostante siano necessari ancora due anni prima che l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea sia realmente effettiva, i cittadini inglesi hanno iniziato a prendere coscienza di cosa perderanno. Ne è prova la manifestazione di sabato a Londra, alla quale hanno partecipato oltre 40.000 persone: una marea di bandiere europee ondeggiavano al ritmo della canzone dei Beatles ‘Hey Jude‘ modificata per l’occasione in “Hey EU” e al grido unanime “Siamo europei!“.

L’hanno chiamata la Marcia per l’Europ, al termine della quale i manifestanti hanno chiesto al Parlamento di farsi portavoce del loro malcontento e di non dare il via ad un procedimento di uscita dal quale non si potrebbe più tornare indietro. “Il 52% crede di aver vinto, ma la verità è che con questo referendum abbiamo perso tutti”, si lamenta Glen Pearse, 24 anni e professore di inglese. “Solo ora saltano fuori le menzogne e molte persone sono pentite. La cosa più giusta sarebbe fare un nuovo referendum”.

Le conseguenze più immediate dell’uscita saranno quelle economiche. La fine della libera circolazione delle persone, di cui beneficiano i paesi comunitari e le aziende che operano nella UE, si ripercuoterà inevitabilmente sui settori produttivi; e la società inglese inizia a chiedersi se la decisione di separare il Regno Unito dal vecchio continente non sia stata una scelta troppo impulsiva.

Del resto il referendum era consultivo, non vincolante, e la decisione finale è nelle mani del Parlamento inglese, che non è obbligato a riconoscere il risultato. Il Parlamento potrebbe decidere di non attivare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che rappresenta la base giuridica per l’uscita del Regno Unito.

La mancanza di un programma, ammesso dagli stessi promotori del Brexit, sommata al fatto che si tratta di una decisione senza precedeni, ha lasciato uno dei paesi più solidi del mondo nel limbo. Dal 23 giugno ad oggi il prezzo delle abitazione è caduto, la sterlina è svalutata, i crimini raziali si sono quintuplicati e coloro che hanno votato a favore del Brexit sono sfiduciati.

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