Brexit: sempre più probabile la fine della permanenza della Gran Bretagna nell’UE

Se tutto andrà come previsto, venerdì sera il premier inglese Cameron confermerà la data del referendum con il quale il popolo inglese deciderà se restare o meno nell'Unione Europea.

Brexit: sempre più probabile la fine della permanenza della Gran Bretagna nell’UE

Quella di questi giorni si annuncia come una pagina nera per la storia dell’Unione Europea. Dopo i problemi che avrebbe suscitato l’uscita dall’Unione Europea da parte della Grecia, ora è lo spettro dell’uscita della Gran Bretagna a far tremare i vertici dell’Europa. Infatti, il premier Inglese David Cameron annuncerà nella giornata di venerdì la data per il prossimo referendum che chiamerà il popolo inglese alle urne per scegliere se vale la pena o meno restare nell’Unione Europea.

Già si parla di ‘Brexit’, il termine coniato ad hoc dall’unione di ‘Great Britain‘ ed ‘exit’, che sta ad indicare l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. Nel momento in cui il capo del Governo di Sua Maestà svelerà pubblicamente la data della consultazione popolare, cadranno le restrizioni che hanno imposto ai ministri di non esprimersi sul destino di Londra. Quindi i rappresentanti del popolo saranno liberi di esprimersi pro o contro la futura permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea.

C’è da dire, però, che l’Inghilterra è stata sempre con un piede dentro e l’altro fuori dall’Europa; infatti, non dimentichiamo che non hanno mai adottato l’euro come moneta e che spesso non si sono attenuti alle normative europee. A difesa delle posizioni inglesi c’è l’incertezza delle politiche europee che, a tutt’oggi, per cercare di salvare tutto e tutti, non hanno raggiunto un accordo chiaro ed unanime sulle decisioni finanziarie condivisibili da tutti gli Stati europei ed accettabili anche dall’opinione pubblica inglese.

Per questi motivi non è ancora possibile fare previsioni certe sull’uscita o meno della Gran Bretagna dalla zona euro. La vera missione del summit che si terrà giovedì e venerdì è proprio quella di dare indicazioni sicure sulle posizioni dell’eterno binomio Unione EuropeaRegno Unito per risolvere la questione senza escludere Londra dalle politiche europee e senza infliggere al resto dell’Unione l’incertezza dell’indecisione inglese.

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