Baghdad: attacco a centro commerciale, 38 morti. Is rivendica

Attacco al centro commerciale nel quartiere sciita della capitale irachena: il bilancio attuale sarebbe di almeno 38 morti, e di decine di feriti. Lo Stato Islamico rivendica l'attacco

Baghdad: attacco a centro commerciale, 38 morti. Is rivendica

Ancora bagno di sangue a Baghdad, dove un attacco a centro commerciale è costato la vita ad almeno 38 persone, e almeno 50 sarebbero i feriti. L’attacco, poche ore dopo, è stato rivendicato tramite internet dall’Is, che ha fatto capire di aver preso di mira un raduno di pagani negazionisti”, termine utilizzato in maniera dispregiativa per indicare i musulmani sciiti, i più ‘presi di mira’ da parte dello Stato Islamico, i cui militanti sono estremisti sunniti.

Non a caso, infatti, il centro commerciale Jawaher, quello colpito dall’attacco di poche ore fa, si trova proprio all’interno del quartiere sciita di Baghdad, al Jadida. Secondo i jihadisti, il loro attentato avrebbe provocato almeno 90 vittime tra morti e feriti, e i numeri delle prime ricostruzioni sembrano sostanzialmente coincidere.

Sempre secondo queste ricostruzioni, sarebbero stati quattro i kamikaze jihadisti fattisi esplodere in aria all’interno del centro commerciale; tre di loro all’interno, mentre uno all’esterno. Prima di farsi esplodere, sembra che i kamikaze abbiano preso in ostaggio alcune donne, anche loro morte durante la deflagrazione. Reazione rabbiosa del governo iracheno, che commentando l’attacco attraverso i media locali ha affermato che lo Stato Islamico “ha un disperato bisogno di vendicare le sconfitte sul campo di battaglia.

Sempre a quanto trapela dai media locali, la polizia e le squadre anti-terrorismo irachene hanno bloccato il traffico e isolato il centro commerciale, mettendo in salvo molti ostaggi. In contemporanea, a circa 100 chilometri a nord-est di Baghdad, nella città di Muqdadiyah, c’è stato un altro attentato in un bar, provocando la morte di almeno 20 persone, con decine di feriti; anche in questo caso, anche se non sono arrivate ancora rivendicazioni ufficiali, sembra ci sia la mano dell’IS, vista la dinamica: ci sono state, infatti, due esplosioni, una bomba e un kamikaze, tecnica usata di frequente dai jihadisti sunniti. Non sono mancate le ritorsioni degli sciiti, che hanno dato alle fiamme diverse case e moschee sunnite, in seguito alla notizia dell’attacco.

Continua a leggere su Fidelity News