E’ stato necessario l’uso di cariche e lacrimogeni da parte della polizia greca sui manifestanti al primo sciopero generale del 2016, indetto da tutti i sindacati greci.
La manifestazione che si è tenuta era già stata annunciata come tutt’altro che pacifica, infatti è bastato un minimo cenno dei manifestanti per far cominciare il lancio di molotov contro la polizia che è riuscita a mettere in fuga i manifestanti incappucciati che avevano tutte le intenzioni di trasformare il centro cittadino in un campo di guerra.
I nuovi motivi di tanto malcontento sono stati la discussione di due leggi dettate dell’Unione Europea, una riguardante il taglio delle pensioni quasi del 30% e l’altra l’aumento dei contributi minimi da versare allo stato, che saliranno del +1% per il datore di lavoro e +0,5% per i lavoratori.
Con queste premesse le autorità greche non si aspettavano una manifestazione pacifica. Infatti l’Unione Europea sembra voler penalizzare ancora di più il popolo greco, già reduce dalla quasi bancarotta.
Lo sciopero generale ha portato molti disagi all’intero paese, infatti sono stati moltissimi i voli cancellati ed i collegamenti con le isole sono stati a rischio per molte ore. Chiuse anche le stazioni di servizio. I sindacati hanno dichiarato che il loro intento è quello di ‘paralizzare il paese’, in modo che questa protesta non possa passare in sordina agli occhi dell’Europa.
Sembra inoltre che a prendere parte al corteo non ci siano solamente i giovani dei centri sociali e gli universitari, ma questa volta sia composto da medici, avvocati ed insegnanti. La Grecia tutta sembra essersi mobilitata per dire no ad accordi che, secondo loro, non sono adeguati per il popolo greco.