Allarme smog a Pechino: vietati persino i barbecue

Continua l'allarme smog a Pechino, chiuse le scuole e prese misure drastiche per far si che i livelli di smog scendano, attualmente la qualità dell'aria è passata da "pericolosa" a "malsana"

Allarme smog a Pechino: vietati persino i barbecue

Sono quattro i giorni di chiusura delle scuole a Pechino, dalle 7 di sabato alle 24 di martedì; inoltre, le fabbriche più inquinanti resteranno con i battenti serrati.

E’ questa l’allarmante situazione che sta fronteggiando Pechino in questi giorni. E’ il secondo allarme emesso dalle autorità in sole due settimane. Il picco massimo sarà tra sabato e martedì, stando a quanto comunicato dall’Ufficio Meteorologico di Pechino. Siamo arrivati al punto che le autorità hanno invitato le persone a non uscire dalle proprie abitazioni a causa dello straordinario livello di inquinamento dell’aria che da “pericolosa” è diventata “malsana”.

Secondo le rilevazioni dell’ambasciata statunitense di Pechino a mezzogiorno la quantità di particelle PM2.5 , considerate molto dannose per la salute, aveva raggiunto le 391 particelle per metro cubo. Siamo ben al di sopra da media di 25 particelle per metro cubo indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità  come massimo livello sopportabile dall’organismo umano.

In molti danno la colpa all’arrivo dell’inverno e all’accensione degli impianti di riscaldamento che sono in gran parte alimentati a carbone; fortunatamente martedì sono previsti forti venti che spazzeranno il cielo Pechinese liberando un po’ l’aria e facendo così scendere i valori allarmanti di queste ultime ore.

Intanto si aspetta la posizione che prenderà Pechino al vertice che si terrà a Parigi sul riscaldamento globale. L’esasperazione dei cittadini è tanta, e lamentano uno scarso interesse del governo nel prevenire tali circostanze.

E’ di un medico dell‘International Medical Center di Pechino, struttura sanitaria che prende in carico sia cittadini cinesi che stranieri, la dichiarazione all’Adn Kronos Salute: “Nonostante gli allarmi e l’invito alla popolazione a non uscire di casa o a indossare mascherine, nei giorni scorsi abbiamo avuto un massiccio aumento delle visite per problemi respiratori; anche perché alcune persone hanno continuato ad uscire e addirittura ad allenarsi nei parchi cittadini”.

Crediamo sia giunto il momento di regolarizzare le emissioni con leggi globali, in modo da assicurare un futuro migliore per tutti, ma soprattutto per il nostro pianeta.

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