La paura di volare è comune a molte persone nel mondo: vuoi per quella sensazione di leggerezza provata nel trovarsi sospesi in aria, percepita talvolta come aliena ed innaturale, vuoi perché effettivamente gli incidenti aerei-benché occorrano con frequenza incredibilmente più limitata rispetto agli incidenti stradali-hanno un peso mediatico incredibilmente gravoso. Basti pensare al caso del Concorde: fu sufficiente un singolo, isolato episodio per mandare in fallimento uno dei più grandi progetti della storia dell’aviazione civile, dopo quasi 30 anni di servizio al limite dell’impeccabile, senza un singolo incidente fatale.
Insomma, gli incidenti in aereo fanno sempre notizia, a prescindere da dove si verifichino. E non si parla solamente di disastri clamorosi aventi come protagonisti aerei di linea, ma anche degli incidenti nei quali talvolta incorrono i piccoli aerei da turismo. E’ questo il caso ad esempio di un piccolo aereo precipitato in una remota regione dell’Alaska, nei pressi del lago Ella lo scorso giovedì 25 Giugno.
La notizia è stata riferita ai media dalle autorità locali, ed ha ben presto fatto il giro degli Stati Uniti, finendo per evadere i confini nazionali e raggiungere i nostri quotidiani nel giro di poche ore. Nella tragedia sono morte in tutto 9 persone: il pilota, e tutti gli 8 passeggeri presenti a bordo al momento del disastro. L’aereo è precipitato nella zona del Borough di Ketchikan Gateway attorno alle 18:00 ora locale.
Le indagini condotte in merito all’incidente hanno fatto emergere che tutti i passeggeri fossero turisti di una nave da crociera, partita da Seattle. Una volta raggiunta la città di Anchorage, i viaggiatori avevano deciso di concedersi un’emozionante escursione aerea a bordo del velivolo turistico, per poter ammirare gli spettacolari panorami dell’Alaska dall’alto. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto, e l’aereo è finito per rovinare al suolo ad alta velocità, uccidendoli tutti sul colpo.