15enne ennesima vittima di uno stupro di gruppo

Un video in diretta su Facebook mostra le immagini di uno stupro di gruppo, in quaranta lo seguono in streaming, ma nessuno denuncia il fatto alla polizia.

15enne ennesima vittima di uno stupro di gruppo

E’ successo a Chicago, dove una ragazzina di 15 anni sarebbe stata vittima di uno stupro di gruppo da parte di quattro o cinque persone, mentre il tutto veniva ripreso e trasmesso in diretta su Facebook.

La polizia è ancora alle prese con le indagini per verificare se il fatto sia succeso effettivamente o si tratti solo di una simulazione.

A rivolgersi alle autorità, a quando dichiarato direttamente dal portavoce delle forze dell’ordine Anthony Guglielmi, è stata la madre della ragazza. Chi si sta occupando delle indagini è il soprintendente di polizia Eddie Johnson.

La madre della vittima ha portato come prova alcuni screenshot dell’accaduto ed il soprintendente è rimasto ovviamente scosso, facendo partire subito le indagini.

Sono state interrogate diverse persone dagli inquirenti, ma ancora non è stato predisposto il fermo per nessuno di loro. Raccapricciante è sapere che la diretta Facebook era seguita da ben 40 persone, ma nessuna di loro ha sporto denuncia.

Dopo l’accaduto, la ragazza, come già detto solo quindicenne, dopo il presunto (bisogna ancora definirlo così) stupro è sparita per un giorno. Ora fortunatamente è rientrata a casa ed il video è stato ritirato ed è scompraso dalla rete.

Eddie Johnson ha reso noto solo alcuni dei particolari dell’accaduto, tra cui il fatto che la ragazza sicuramente conoscesse almeno uno degli stupratori.

Continuiano le indagini per far emergere l’intera verità sull’accaduto.

Ha fatto sentire il suo parere lasciando una dichiarazione anche il portavoce del social network, Andrea Saul: “Crimini come questo sono orribili e non è consentito pubblicare questo tipo di contenuti su Facebook. Noi prendiamo la nostra responsabilità di mantenere le persone al sicuro su Facebook molto sul serio e rimuoveremo video che raffigurano la violenza sessuale e che vengono condivisi per glorificare la violenza”.

Si aspettano nuovi risvolti.

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