Voucher nella veste "Libretto famiglia", ecco come sta andando

L'Inps rende noti i dati della prima settimana: "procedura telematica agevole e semplice". Ma pochi gli accessi. Difficoltà tecniche nella compilazione, necessità di un pin dispositivo.

Voucher nella veste "Libretto famiglia", ecco come sta andando

I “nuovi voucher“, nella prima settimana, sembrano non destinati a un grande successo. L’Inps ha fatto conoscere i dati degli accessi alla piattaforma che permette di attivare il nuovo Libretto famiglia, riservato ai privati per retribuire i lavoretti occasionali (baby sitter, giardiniere…) e i Contratti di prestazione occasionale destinati alle imprese che hanno meno di 5 dipendenti e ai professionisti.

I dati resi noti dall’Istat riguardano la settimana che va dal 10 al 15 luglio. In questi giorni circa tremila datori di lavoro si sono collegati alla piattaforma per provare a utilizzare il nuovo strumento promosso dal governo incontrando però alcune difficoltà. La prima difficoltà nella proceduta – contrariamente a quando affermava l’Inps definendola “easy” – è stata quella del pin dispositivo, diverso dal semplice pin utilizzato per vedere la propria posizione contributiva. Il pin dispositivo viene rilasciato dall’Inps e consente di operare, per ottenerlo c’è un tempo d’attesa. Molte imprese hanno segnalato difficoltà tecniche anche nella compilazione on line della richiesta.

Facendo un confronto con i “vecchi voucher” staccati a iosa ogni mese in particolare dalle imprese, nella prima settimana i “nuovi voucher” sono un vero flop. La causa potrebbe essere ricercata anche nei vincoli, nei limiti e nei costi tali da rendere meno interessante di una volta la nuova forma di pagamento. C’è da aggiungere che i patronati e gli intermediari per tutto il mese di luglio non potranno operare sul sito dell’Inps, così tutti coloro, come le piccole imprese, che non sono attrezzate per operare online, dovranno attendere.

Fino al 15 luglio, le famiglie e datori di lavoro interessati al libretto famiglia sono stati 1.119, mentre i datori di lavoro che concretamente si sono iscritti sulla piattaforma sono stati  1907. Quasi irrilevante, 897, il numero dei lavoratori che si sono iscritti per poter accedere a questi nuovi contratti.

Il contact center dell’Inps – 803.164 chiamando da telefono fisso e 96.164164 da mobile – durante la prima settimana ha ricevuto 2.297 richieste di informazioni e 354 per servizi dispositivi. Numeri che l’Inps legge a suo favore: “bassa incidenza da parte degli utenti del ricorso ai servizi dispositivi del contact center rispetto al totale delle operazioni effettuate, dimostra come la procedura telematica risulti agevole e di semplice utilizzo”. Guardando i numeri nel loro insieme sembra non sia proprio così.

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