Tito Boeri, critiche dure alla manovra: “Fa aumentare il debito implicito”

Boeri attacca la nuova riforma pensionistica. Troppe le iniquità, questa manovra introdotta dalla legge di bilancio 2017 rischia d'indebitare i posteri. Si prospetta un taglio delle pensioni future?

Tito Boeri, critiche dure alla manovra: “Fa aumentare il debito implicito”

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, seriamente preoccupato per l’andamento pensionistico italiano, si scaglia contro la riforma. Un allarme dettato dalle preoccupazioni dovute sulle novità introdotte nella nuova manovra con la legge di bilancio 2017.

Manovra che, secondo l’economista, rischia non solo d’indebitare i posteri, favorendo chi già si trova in una situazione pensionistica privilegiata, ma di aumentare il debito implicito.

Durante il convegno “Tutto pensioni” promosso dal Sole 24 ore, Boeri ha dichiarato: “Nell’ambito del sistema pensionistico rimangono forti iniquità e differenze di trattamento macroscopiche, anche nell’ambito della stessa generazione, sulle quali fin qui non si è intervenuti”.

Rimarcando il concetto semplice sulla disponibilità di dati, fa notare: “Se avessimo avuto calcoli del debito implicito negli anni 60, ’70 e ’80, le ‘baby pensioni’ non sarebbero state introdotte perché ci si sarebbe resi conto degli oneri pesantissimi che introducevano”.

Si prospetta un taglio delle pensioni in futuro? “Il debito implicito – ha spiegato – è l’impegno preso dallo Stato nei confronti degli attuali e futuri contribuenti. Se si dice che il debito implicito è qualcosa che non ha valore, si sta dicendo che si taglieranno le pensioni in futuro”.

Favorevole all’Ape sociale, Boeri non digerisce le novità inerenti la quattordicesima. L’economista, infatti, si oppone alla manovra di bilancio, specie – appunto – nella parte relativa alla quattordicesima, dove rileva una mancanza di equità in quanto non tiene conto della reale situazione economica.

A tal proposito, fa presente che resta necessario valutare attentamente le condizioni reddituali. È importante evitare che le persone che non vivono uno stato di disagio, ma dispongono di redditi adeguati, non la ricevano. “L’intervento sulla quattordicesima – precisa – può venire a premiare delle persone che si trovano in famiglie dove ci sono altre persone che hanno pensioni elevate o patrimoni ingenti”.

Resta evidente che è necessario intervenire su contesti reali di bisogno, visto la grave povertà che dilaga a macchia d’olio. “C’è un problema molto serio di povertà – afferma ancora Boeri – se guardiamo i dati sui consumi è raddoppiata negli anni della crisi nella fascia al di sotto dei 65 anni, e su questo continuiamo a non intervenire in modo sistematico”.

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