Istat, allarme povertà: in Italia 4,8 milioni di poveri

Secondo i dati Istat, dal 2007 al 2012 il numero d’individui in povertà assoluta in Italia è raddoppiato, passando da 2,4 a 4,8 milioni

Istat, allarme povertà: in Italia 4,8 milioni di poveri

Sono ben 4,8 milioni gli italiani che oggi vivono in condizione di poverta’ assoluta. Una cifra che è raddoppiata negli ultimi 5 anni, secondo i dati forniti dal presidente facente funzione dell’Istat, Antonio Golini, in audizione in Senato sulla Legge di Stabilità.
Dal 2007 al 2013 si è passati, infatti, da 2,5 milioni a 4,8 milioni, con una crescita dell’incidenza della poverta’ assoluta che va dagli oltre 8 punti percentuali, quando il capofamiglia è in cerca di lavoro (dal 15,5 al 23,6%), ai 5,8 punti tra le coppie con tre o più figli (dal 10,4 al 16,2%, con un incremento di oltre 6 punti se i figli sono minori).

Inoltre, ha spiegato Antonio Golini, “nel primo semestre del 2013, il 17% delle famiglie dichiara di aver diminuito la quantità di generi alimentari acquistati e di aver scelto prodotti di qualità inferiore, 1,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2012 e 4,9% in più dei primi sei mesi del 2011”.

Un trend negativo che la Legge di Stabilità non sembra in grado di eliminare. Infatti, Antonio Golini ha mostrato una recente micro-simulazione effettuata dell’Istat, su tabelle fornite dal governo, che evidenzia come i maggiori beneficiari dell’aumento delle detrazioni Irpef, saranno le famiglie più ricche, piuttosto che quelle maggiormente in difficoltà.

Dello stesso avviso il presidente della Corti dei Conti Raffaele Squitieri, il quale afferma che sussistono «rischi ed incertezze» sulla modalità di intervento per la riduzione del cuneo fiscale, che comportano “evidenti problemi distributivi e di equità”, alludendo al fatto che dagli sgravi Irpef verrebbero esclusi circa 25 milioni di soggetti: non solo i lavoratori autonomi ma anche i pensionati.

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