Costo delle sigarette, rincari fino a 20 centesimi

Il governo presenta un decreto di legge che ha l'effetto di riordinare le accise, con aumenti sulle sigarette e anche su quelle elettroniche. Il provvedimento arriverà al Consiglio dei ministri il 10 luglio, ed è stato ben accolto dal Codacons

Costo delle sigarette, rincari fino a 20 centesimi

Aumenta il costo delle sigarette: fra qualche giorno i fumatori dovranno sborsare qualche centesimo in più per concedersi quello che oggi sembra essere diventato un lusso. Ad aumentare anche il costo delle sigarette elettroniche, ma le accise sui tabacchi si faranno sentire di più sulle bionde, che a quanto sembra subiranno aumenti fino a 20 centesimi. L’aumento sulle sigarette è stato deciso per equilibrare il carico fiscale tra fumo e benzina, e la decisione del governo è stata accolta positivamente anche dal Codacons, che esige però il ribasso delle accise sulla benzina perché ritiene che il costo elevato abbia ripercussioni pesanti sui bilanci delle famiglie.

Il sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini deve ancora valutare il testo del ddl prima di passarlo all’esame del Consiglio dei ministri, e forse il 10 luglio potrebbe esserci la valutazione decisiva. Ma il rialzo delle accise potrebbe non rendere dal punto di vista delle entrate, che già nel 2013 hanno subito una diminuzione del 5%, corrispondente a una cifra di circa 600 milioni di euro, a causa anche dell’aumento dell’Iva.

Molti i consumatori che hanno preferito comperare prodotti meno cari, un problema che accentua ancora di più la diminuzione delle entrate per il governo. Infatti, con l’Iva al 22%, l’accisa ha una natura mista: una componente fissa, indipendente dal prezzo, pari al 7,5% dell’intero carico fiscale, ed una componente di pari valore, proporzionale al prezzo di vendita e pari ad oltre il 92% dell’importo. 

Il provvedimento previsto nella nuova normativa prevede un aumento dell’accisa fissa dal 7,5% al 10%, con un impercettibile aumento dell’imposta minima e un amento della quota variabile, che va dal 58,5 al 58,6%. In pratica, secondo le prime considerazioni, dovrebbe corrispondere in un aumento di 20 centesimi per i prodotti di prezzo superiore e di 10 per quelli di prezzo inferiore. E’ previsto anche un minimo intervento sulle sigarette elettroniche, ma ancora è tutto da vedere e da stabilire. Nei prossimi gorni si sapranno le decisioni finali e i cittadini sapranno quanto costerà fumare, e se converrà invece smettere, preservando il cuore e la salute in generale.

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