Consumi: come stanno le famiglie?

i consumi calano ancora: vediamo la situazione delle famiglie

Consumi: come stanno le famiglie?

I consumi calano: vediamo la difficile situazione delle famiglie

Abbiamo messo in evidenza alcuni recenti dai sul calo dei consumi, logica conseguenza di una crisi persistente affrontata con politiche recessive, che tengono alto il livello di disoccupazione per abbassare il costro del lavoro e restituire i sospesi azzardamente erogati dai creditori del Nord.

E E le previsioni non possono che essere negative.

Concentriamoci ad esempio sulla spesa delle famiglie.

Da una indagine Ismea Gfk-Eurisko relativa ai consumi delle famiglie italiane, salta fuori che una famiglia su dieci non acquista più frutta fresca e carne bovina. Ne è conseguito (ma era già il trend), da gennaio a maggio 2013, un calo complessivo dei consumi alimentari domestici dell’1,5% rispetto ad un anno fa, con flessione maggiore su alimenti freschi: calano la frutta (-3,8%) e la carne bovina naturale (-5,1%), e diminuisce il numero di famiglie acquirenti. Le famiglie in difficoltà tendono a tagliare alimenti facilmente deperibili per evitare ogni possibile spreco, meno frequente coi prodotti a media e lunga conservazione.

Prendiamo per esempio il latte: i consumi di latte sono aumentati per l’Uht (+4,2%) e sono aumentate le famiglie che lo acquistano (+5,3%), con un calo del fresco di -3,9%.

E’ bene ricordarlo: i tagli che la politica economica mette in atto per conto Troika, sono tagli all’alimentazione.

E non solo.

Dalla spagna arriva l’allarme per l’impatto dell’austerità sulla gestione delle malattie infettive, sulla cura degli anziani e sull’accesso ai farmaci.

Capito?

 

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