Canone Rai 2016 in bolletta: si può non pagare? Ecco le risposte

La previsione dell'inserimento del Canone Rai nella bolletta dell'energia elettrica sta suscitando accese polemiche tra gli italiani e le associazioni dei consumatori. Sarà possibile evitare di pagarlo?

Canone Rai 2016 in bolletta: si può non pagare? Ecco le risposte

A partire dal 2016 il quantum dovuto per il Canone Rai verrà inglobato nella bolletta dell’energia elettrica e dovrà essere corrisposto in dieci rate, da gennaio ad ottobre.

A prevederlo uno degli emendamenti alla Legge di Stabilità presentati in Commissione Bilancio al Senato. Sarà poi il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico, entro 45 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità, a stabilire le modalità di riscossione e le ulteriori specifiche.

Vediamo ora nel dettaglio i principali punti di questa modifica:

  • Per l’anno 2016 il primo addebito cumulativo relativo al canone rai avverrà nel mese di luglio, affinché le aziende distributrici di energia elettrica abbiano il tempo necessario per adeguare le loro procedure.
  • L’importo del canone si abbassa a 100 euro rispetto ai 113,50 attuali, e per il 2017 è prevista un’ulteriore riduzione: la tassa passerà a 95 euro.
  • In bolletta sarà presente una voce relativa al canone RAI chiaramente distinta dagli importi che riguardano il consumo di energia elettrica.
  • Il canone sarà dovuto solo per l’abitazione principale, pertanto i proprietari di più immobili pagheranno una sola volta per l’immobile in cui hanno la residenza.
  • La tassa sarà legata al possesso, non solo del televisore, ma dei vari dispositivi abilitati alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive e quindi dei canali Rai.

La questione se si possa fare a meno di pagare il Canone Rai è al momento decisamente controversa. Il dato certo è che se un contribuente ritiene di non dover pagare l’importo del canone indicato nella bolletta della luce, dovrà, prima di tutto, comunicarlo all’Agenzia delle Entrate mediante presentazione di un’apposita autocertificazione nella quale indicare i motivi per i quali il canone non è dovuto.

L’autocertificazione, ai sensi dell’articolo 46 del d.p.r. numero 445 del 28 dicembre 2000, andrà spedita tramite raccomandata a/r all’Agenzia delle Entrate o consegnata a mano all’ufficio territoriale più vicino. In questo modo il contribuente ottiene l’esenzione e l’iscrizione nella lista degli esenti dal pagamento del canone.

Ma è molto importante sottolineare che se l’utente dichiarasse il falso commetterebbe reato, con conseguenze penali quali una pena massima di due anni prevista dal codice per le dichiarazioni mendaci.

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