Auguri al Bosco Verticale di Milano: il complesso compie due anni

Compiono due anni i grattacieli di Milano progettati da Stefano Boeri, celebre architetto e docente di urban design. Il Bosco Verticale è un vero e proprio polmone verde nel contesto urbanistico di Porta Nuova.

Auguri al Bosco Verticale di Milano: il complesso compie due anni

Festeggiano i loro primi due anni di vita i grattacieli del Bosco Verticale di Milano, esempio moderno di architettura sostenibile oltre che sinonimo di utilizzo del verde in altezza. Un esperimento unico nel suo genere che ha ricevuto vari apprezzamenti un po’ in tutto il mondo. Non a caso nel 2015 il Council on Tall Buildings and Urban Habitat promosso dall’Illinois Institute of Technology di Chicago lo ha riconosciuto come il miglior grattacielo del mondo.

Il successo del Bosco Verticale è racchiuso all’interno della sua architettura, capace di valorizzare il verde grazie ad un design particolarmente innovativo e sorprendente. Un’iniziativa che può essere considerata come una sorta di riproposizione in chiave moderna dei giardini pensili di Babilonia. A testimonianza di questo accostamento troviamo le oltre mille varietà di piante utilizzate nella struttura. Stile e natura si fondono in maniera perfetta, una simbiosi che permette ai due grattacieli di rappresentare con orgoglio il quartiere meneghino di Porta Nuova.

Il complesso ha inevitabilmente suscitato un grande interesse un po’ in tutto il mondo, influenzando e contagiando lo stile di designer e architetti. Non di rado sono in molti ad essere propensi a riproporre anche in altre città questo esperimento di “green architecture” che ha già riscosso un così grande successo a Milano.  

Un gioiello architettonico di questa portata non può certo essere accessibile a tutte le tasche. Sulle due torri alte rispettivamente 112 e 80 metri, i prezzi degli oltre 100 appartamenti non sono a buon mercato, ma non hanno ostacolato l’arrivo di personalità di spicco che ne hanno apprezzato le pregievoli soluzioni tecnico-urbanistiche. E’ questo il caso dei calciatori dell’Inter Ivan Perisic e Felipe Melo, oltre che degli stilisti Diego Dolcini e Gaia Trussardi; non da ultimo Lorenzo Carvalho, giovane rapper brasiliano.

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