Virus Ebola: l’epidemia ha colpito anche Monrovia. Sette morti

Il Virus Ebola torna a diffondersi ed arriva anche a Monrovia dove si contano già sette morti. Panico tra la popolazione del luogo. In arrivo nuovi volontari

Virus Ebola: l’epidemia ha colpito anche Monrovia. Sette morti

L’allarme Ebola non si ferma e sta invadendo anche Monrovia. È la prima volta che la capitale della Liberia viene toccata dall’epidemia. Al momento si contano sette morti, tra cui un’infermiera e quattro membri di una famiglia tra cui una bambina.

Sebbene il Ministro della Salute abbia cercato di rassicurare la popolazione, la gente ha appreso con preoccupazione la notizia della diffusione del Virus Ebola, un’epidemia che si allarga sempre più. Ancora casi, quindi, con febbre altissima, gravi emorragie, che spesso portano alla morte.

Queste sette vittime stanno, quindi, gettando nel panico la popolazione, che teme adesso una diffusione del Virus Ebola anche in altre zone del Paese. Non si verificavano nuovi casi in Liberia da più di due mesi, ma adesso l’epidemia sembra stia tornando a dilagare. Medici Senza Frontiere nel frattempo sta continuando il suo lavoro nelle zone più colpite e recentemente ha mandato degli altri volontari, per cercare di limitare i casi di contagio. In Guinea l’epidemia da Virus Ebola ha una diffusione senza precedenti e si sta ancora cercando di trovare il serbatoio del virus. “Si sta affrontando un’epidemia di dimensioni mai viste prima dal punto di vista della distribuzione dei casi” ha dichiarato alla Bbc Mariana Lugli, coordinatore in Guinea di Medici Senza Frontiere.

Secondo quanto diffuso da Medici Senza Frontiere sono state più di 250 ad oggi le persone morte a causa del virus Ebola, contro il quale al momento non esiste nessun vaccino. L’unica soluzione è, quindi, limitare al massimo il contagio utilizzando tutte le precauzioni necessarie. I volontari, che operano in quelle zone, stanno infatti cercando di evitare al massimo situazioni di contagio con il virus. Altri specialisti arriveranno nelle zone colpite nei prossimi giorni, per aiutare i volontari già all’opera per allestire zone di trattamento dei pazienti e per proteggere lo staff sanitario. Guarire, però, è possibile. Infatti. Sono circa 30 i pazienti che sono guariti fino a questo momento.

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