Vignola, tentato omicidio per prendere l’eredità

Dopo mesi di indagini, gli inquirenti scoprono che a tentare l'omicidio di Luciano Pancaldi, nello scorso novembre, furono dei sicari pagati dalla figlia. Il motivo va ricercato in questioni ereditarie familiari.

Vignola, tentato omicidio per prendere l’eredità

Il 19 novembre del 2015 arriva presso la centrale operativa della Compagnia dei Carabinieri di Sassuolo, una chiamata telefonica che informava i Carabinieri dell’accoltellamento di un anziano signore nella cittadina di Vignola. E’ iniziato così un mistero che è stato risolto proprio in questi giorni, dopo lunghe indagini ed intercettazioni, dagli inquirenti.

Luciano Pancaldi, questo è il nome dell’anziano accoltellato. Un ex impiegato di banca in pensione quel 19 novembre stava facendo una tranquilla passeggiata vicino casa sua, quando è stato assalito da un uomo che, con inaudita ferocia, lo ha colpito per ben nove volte con un coltello. Nonostante le tante coltellate, l’uomo riuscì ad alzarsi e a suonare al campanello di un’abitazione nelle vicinanze. Cosa che gli ha salvato la vita.

Scattate immediatamente le indagini e i controlli a tappeto sul territorio per individuare il responsabile di questo gesto. Come si fa sempre in questi casi, gli inquirenti ascoltarono anche la figlia di Luciano Pancaldi. I Carabinieri incominciarono a nutrire dei sospetti, così sono iniziate le indagini a carico della figlia e del genero del Pancaldi.

Luciano-Pancaldi-e-figlia

Infatti, c’era già una causa legale in corso che vedeva coinvolti padre e figlia per la divisione di un’eredità, in particolar modo dell’abitazione in cui viveva l’anziano signore, che invece la figlia voleva vendere per avere un profitto economico.

La Procura ha disposto delle indagini di carattere tecnico che hanno portato ad avvalorare l’ipotesi del tentato omicidio da parte della figlia. Le intercettazioni e le altre indagini hanno infatti portato i Carabinieri ad arrestare quattro sicari, o probabili complici, del tentato omicidio, che sarebbero la figlia Cristina, il genero Fabio Rasponi, Rosario Sanbasile e Salvatore Vasco.

Il Signor Pancaldi sembra si stia riprendendo dalle ferite, ma non è difficile immaginare quale sia stato l’impatto da un punto di vista psicologico nell’apprendere che la propria figlia abbia tentato il suo omicidio.

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