Viareggio, una mamma invia alla chat della scuola un video hot: è un errore

In Versilia, un video è diventato virale su Whatsapp. Una mamma si è ripresa in atteggiamenti hot, inviando per sbaglio il video al gruppo Whatsapp della scuola.

Viareggio, una mamma invia alla chat della scuola un video hot: è un errore

Errore piuttosto imbarazzante per una mamma di Viareggio che ha sbagliato destinatario, anzi destinatari, di un proprio messaggio ‘hot’ inviato con WhatsApp. Tutti sappiamo quanto sia facile sbagliare e inviare un messaggio a una persona invece che a un’altra (motivo per cui verrà introdotta la feature “Recall”). A volte la fretta, a volte i nomi simili, e basta sfiorare il display perché il messaggio parta con testo, immagine, audio o filmato, senza poter più bloccarlo o farlo tornare indietro.

Ma quanto è successo a una mamma di Viareggio, in Toscana, è davvero qualcosa di sconcertante. All’improvviso, nella chat di gruppo formata da alcuni genitori di una scuola cittadina, è apparso un messaggio piuttosto imbarazzante perché contenente un video in atteggiamenti hot. La durata del video è di trenta secondi, pochi, ma tanti quanto basta per dar vita a chiacchiere, imbarazzo e ironie. Qualche amica ha avvertito subito la mamma del gruppo, ma ormai era troppo tardi per fermare il messaggio.

Il video era evidentemente privato e non doveva di certo essere condiviso con i genitori della scuola. Per errore, però, è finito sul gruppo WhatsApp. Una delle ipotesi che circola è anche quella che qualcuno si sia divertito architettando tutta la storia come un filmato amatoriale reperito invece in internet.

Inutile voler fermare un filmato che ha fatto da subito tanto scalpore: nel giro di pochi minuti, è filato via dalla chat di classe ed è diventato virale, spopolando in tutta la città di Versilia, Torre del Lago a Forte dei Marmi e, forse, anche un po’ più in là.

L’episodio ha sicuramente creato un grande imbarazzo alla donna protagonista e al marito, che hanno fatto denuncia alla polizia contro tutti coloro che non hanno saputo riconoscere l’errore, condividendo le immagini. È stato aperto un fascicolo contro ignoti: ora gli inquirenti telematici dovrebbero risalire a chi, dopo aver ricevuto il messaggio per errore, ha condiviso il filmato.

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