Venezia, riapre il "traghetto del Carbon" di Rialto dopo tre anni

Dopo tre anni di assenza, ha fatto il suo ritorno a Venezia il "traghetto del Carbon", grazie ad un'iniziativa dei gondolieri coadiuvata dal sindaco del capoluogo veneto. "Ed ora aboliamo l'ovovia".

Venezia, riapre il "traghetto del Carbon" di Rialto dopo tre anni

Il traghetto del Carbon, una vera e propria istituzione dalle parti di Rialto, è finalmente tornato operativo grazie alla pervicacia di un gruppo di gondolieri e del sindaco Luigi Brugnaro. Sono passati oramai tre anni da quando le istituzioni avevano deciso di rinunciare al collegamento acquatico che univa le sponde del Carbon e del Vin, ma ora finalmente il servizio è stato ripristinato.

Ciò è stato possibile grazie all’opera di ripristino dei pontili, finanziata dai fondi recuperati grazie ad una curiosa operazione di marketing: la vendita delle tradizionali maglie a strisce bianche e blu recanti il logo dell’Associazione Gondolieri. Un espediente che ha garantito ai fan del traghetto del Carbon di poter riportare in auge l’istituzione.

L’inaugurazione è avvenuta ieri (lunedì 28 novembre, nda) in mattinata al cospetto del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – da sempre favorevole al ripristino del traghetto – nonché dei relativi assessori comunali. Alla cerimonia hanno inoltre partecipato Aldo Reato, presidente dei Bancali, ed ovviamente una rappresentativa di gondolieri veneziani.

Eravamo d’accordo di tornare ad offrire un servizio importante per la città, ci abbiamo lavorato tanto insieme e ringrazio i gondolieri per quello che sono riusciti a fare, autofinanziandosi completamente” ha affermato il sindaco Brugnaro, il quale ha successivamente sottolineato l’importanza di potenziare il servizio offerto dai vaporetti per diversificare i flussi.

I trasporti urbani veneziani infatti si trovano a dover sopportare non solo il carico rappresentante dai cittadini autoctoni, che ogni giorno vi si spostano per le esigenze più svariate, bensì anche quello derivante dagli ingenti afflussi turistici dei quali può godere la città. Luigi Brugnaro ha poi parlato anche della controversa ovovia del ponte di Calatrava, spiegando che andrebbe abbattuta perché: “E’ uno spreco, non ha mai funzionato“.

È evidente che sono stati buttati via due milioni, ma qualcuno potrebbe contestarci il danno magari se la togliamo anche se non funzionerà mai. È troppo lenta, non mantiene la temperatura. Toglieremo quella capsula della vergogna, ma con cautela” ha concluso il primo cittadino di Venezia.

Continua a leggere su Fidelity News