Venezia è unanimemente riconosciuta come una delle città più belle dell’intero pianeta: dalla sua peculiare architettura alla sua storia, il capoluogo veneto viene puntualmente annoverato come una delle tappe culturali irrinunciabili per qualsivoglia turista desideri trascorrere un periodo di vacanza nel nostro Paese. Ma al di là della sua innegabile bellezza, Venezia è purtroppo anche molto altro.
Se il lato positivo della medaglia parla di una realtà meravigliosa dal punto di vista estetico e per quel che concerne il valore culturale, d’altra parte l’inquinamento sta letteralmente mettendo in ginocchio la città. In questi giorni in particolare l’aria di Venezia è diventata terribilmente inquinata, proprio a causa dell’alta pressione.
A renderlo noto è stato il Centro Epson Meteo che, valutando le conseguenze del cambiamento climatico che ha interessato l’Italia negli ultimi giorni, ha spiegato come il capoluogo del Veneto sia uscito con le ossa rotte dall’ondata di alta pressione. L’accumulo di strati d’aria fredda nelle zone più basse dell’atmosfera ha comportato infatti anche un accumulo di sostanze inquinanti.
La situazione interessa numerose città del Nord, ma Venezia in particolare è risultata essere una di quelle messe peggio: le concentrazioni del particolato PM10 hanno abbondantemente superato i 100 microgrammi per metro cubo in diverse zone della regione. Un’enormità, se si considera che la soglia critica è stata stabilita in 40 microgrammi per metro cubo.
La situazione è dunque critica: se Torino, stando ai dati forniti da Legambiente, ha conquistato la palma di “città con più giorni sopra la soglia limite di inquinamento” (ben 62), seguita da Frosinone (59), Venezia si è assestata al 3° posto di questa pessima classifica con ben 53 giorni in cui le concentrazioni di PM10 hanno superato il limite consentito quest’anno; quarta la vicina Padova, con 50 giorni “inquinatissimi” dal 1° gennaio 2016 ad oggi.