Varese: dopo la madre arrestato il padre per neonata morta in w.c.

Il caso della madre che aveva partorito prematuramente una bambina ed era morta era sembrato veritiero. Dopo poco tempo era stata però arrestata la madre ritenuta colpevole di aver annegato la piccola nel wc. Era complice anche il padre

Varese: dopo la madre arrestato il padre per neonata morta in w.c.

Il marito della donna che a Busto Arsizio, la notte del 25 aprile 2014, aveva chiamato il 118 per quello che a prima vista era apparso un aborto spontaneo e che, invece, si rivelò un omicidio, è stato arrestato. Alcune contraddizioni erano emerse già nelle prime fasi della vicenda e i carabinieri avevano dubitato della veridicità dei fatti e della sincerità dei genitori nel modo di esporli.

La polizia approfondì le indagini sulla coppia albanese, e fu allora accertato che la neonata era stata partorita viva alla trentesima settimana di gestazione ma era morta perchè era stata lasciata immersa nell’acqua del water per almeno venti minuti. Dopo aver accertato i fatti la polizia aveva tratto in arresto la donna, una ragazza di 21 anni, ma le indagini non si fermarono, anche perché la polizia aveva forti sospetti sulla partecipazione dell’uomo nella vicenda. Infatti, secondo i carabinieri, al momento del parto che, in base alla ricostruzione dei fatti ipotizzati dall’accusa è stato farmacologicamente praticato in casa, erano presenti i due genitori, ma entrambi non hanno fatto alcun tentativo per salvare a bambina.

In più, per disfarsi della piccola, qualcuno dei due ha tenuto in azione lo scarico del water per farla morire. La partecipazione dell’uomo nella vicenda ha reso necessaria la decisione di una misura cautelare nei suoi confronti per evitare una sua fuga e soprattutto per impedire l’inquinamento probatorio. L’uomo, G.S., è stato tratto in arresto il giorno di Capodanno e deve rimanere a disposizione dell’autorità giudiziaria che lo interrogherà sull’accusa di omicidio volontario mossa verso lui e verso la moglie.

La vicenda allora ha sconvolto il paese e non si riesce a capire come una madre e un padre possano desiderare disfarsi di un fagottino appena nato, innocente e indifeso. La donna era stata arrestata poco dopo l’omicidio e dopo che gli investigatori avevano ascoltato diverse conversazioni telefoniche che testimoniavano la sua colpevolezza. La donna stava per fuggire in Albania ed era stata fermata dai carabinieri a Busto Arsizio con l’accusa di omicidio: l’ipotesi è che abbia fatto nascere prematuramente la figlia e poi l’ha uccisa immergendola nel water. A quanto pare era complice anche il marito. 

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