Usa: bambina con il viso sfregiato viene cacciata da un fast food. “Spaventa i clienti”

Una bambina di tre anni è stata cacciata da un fast food perchè le cicatrici sul suo volto spaventavano i clienti. I genitori denunciano

Usa: bambina con il viso sfregiato viene cacciata da un fast food. “Spaventa i clienti”

Sembra una storia davvero incredibile eppure è proprio la realtà. Una bambina con il viso sfregiato è stata cacciata da un fastfood perché accusata di spaventare i clienti,.

È questo quanto è successo ad una bambina di tre anni, che è stata in passato aggredita da un pitbull e porta i segni sul proprio volto di quella terribile esperienza. La piccola si trovava in un fast food della catena KFC (Kentucky Fried Chicken) a Jackson, quando gli addetti del ristorante si sono avvicinati a lei ed ai suoi genitori, che la accompagnavano,  e li hanno invitati a portare fuori la piccola perché “Spaventa i clienti”. Sono queste le parole crudeli ed insensibili utilizzate da questi due impiegati, che non hanno pensato al dolore di questa piccola, che ha superato una tragedia che segnerebbe chiunque nella propria vita.

I genitori della piccola, ovviamente, non ci stanno ed hanno deciso di denunciare l’accaduto attraverso i Social Network, ed in particolare su Facebook. La loro protesta, comunque, non si ferma qui ma va avanti, dal momento che è inconcepibile pensare di discriminare una bambina per alcune cicatrici sul suo volto, di cui la piccola non ha alcuna colpa.

Grandissimo sconcerto per la popolazione mondiale per questo avvenimento, dal momento che la notizia sta facendo il giro del mondo in queste ore, per la gravità di quanto accaduto. La vicenda, ovviamente, non è passata inosservata anche ai gestori della famosa catena di fast food. Rick Maynard, portavoce di KFC, infatti, ha dichiarato di aver aperto un’inchiesta interna per appurare lo svolgimento dei fatti e per capire bene quali e quante siano le responsabilità.

Resta, comunque, il fatto che questa piccola di appena tre anni, dopo una violentissima aggressione alal quale è miracolosamente riuscita a sopravvivere, debba adesso fare i conti con discriminazioni di questo tipo.

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