Umbria: maestro di danza costretto a lasciare la scuola per le proteste dei genitori. “Perchè sono gay”

Maestro di danza è stato costretto a licenziarsi in seguito alle proteste dei genitori dei suoi alunni. Il motivo la sua omosessualità. Il dirigente dell'istituto si è schierato dalla parte del maestro ritenendo inaccettabile una situazione del genere

Umbria: maestro di danza costretto a lasciare la scuola per le proteste dei genitori. “Perchè sono gay”

Un maestro di danza è stato costretto a lasciare la scuola nella quale insegnava perché gay. Tantissime le proteste dei genitori degli alunni.

È successo in Umbria, a Passignano, dove questo maestro di danza, dopo tanti anni di insegnamento, è stato costretto a lasciare il suo lavoro perché omosessuale. I genitori dei suoi alunni, infatti, hanno protestato di fronte la scuola arrivando anche a scrivere una lettera di protesta al dirigente scolastico nella quale sostengono che il maestro “Non è la persona adatta all’insegnamento perché non ha i requisiti necessari”. In realtà il vero motivo alla base della loro protesta è l’omosessualità del maestro di danza.

“Per quanto riguarda la mia professionalità sostengo di non dovermi rimproverare nulla, in quanto conosco le mie capacitò e i miei limiti, e nella vita non ho mai cercato di essere chi non sono. I miei diplomi ed attestati di danza mi permettono di insegnale le discipline che propongo in maniera amatoriale. Non è assolutamente vero che io non posso fare quello che faccio. La cosa più incresciosa riguarda però la mia sfera privata” ha dichiarato il maestro in una lettera in cui ha annunciato la sua rinuncia al suo incarico. “Sapere che ci sono ancora persone che sarebbero disposte a fare l’esonero dei propri figli dal progetto da me presentato a causa del mio “stile di vita”, lo ritengo davvero squallido; soprattutto quando nella mia vita ho sempre cercato di farmi conoscere per le mie capacità e non per altro. Non si tratta di un pettegolezzo, ma della mia vita” ha concluso il maestro.

L’istituto presso il quale lavorava il maestro di danza si è schierato dalla sua parte ed ha deciso che il suo posto rimarrà vuoto se non sarà lui a ricoprirlo. “Abbiamo deciso che se non sarà lui a farlo non lo farà nessuno. Il progetto rimane comunque nell’offerta formativa perché la scuola non si può rendere complice di un simile attacco alla sfera personale” ha dichiarato il dirigente dell’istituto.

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