Tribunale dei Minori restituisce la figlia ai "bravi genitori"

Il tribunale dei Minori di Venezia ha restituito, con decreto definitivo, la figlia ai propri genitori, residenti in un comune del Veneziano, dopo aver raccolto verifiche e testimonianze.

Tribunale dei Minori restituisce la figlia ai "bravi genitori"

La buona e bella notizia è arrivata qualche giorno prima di Natale: la piccola e la madre torneranno in famiglia dopo quasi un anno di accertamenti sulla bontà dei genitori.

Il provvedimento dei magistrati afferma che “Entrambi i genitori sono risultati adeguati e dotati delle risorse personali necessarie per provvedere alla crescita della minore, sono una coppia unita e hanno una famiglia allargata che rappresenta un ulteriore aspetto protettivo per il sereno sviluppo della bambina”.

Il più bel regalo di Natale per questa coppia che da un anno quasi era stata privata della bimba neonata a causa di maltrattamenti sospetti. Tutto è iniziato un anno prima quando la piccola era stata ricoverata in Azienda Ospedaliera a Padova, per una ferita alla lingua. Durante l’intervento, i sanitari hanno trovato tracce di cocaina e per questo motivo avevano inviato una segnalazione alla Casa del Bimbo Maltrattato che ha pensato di rivolgersi al tribunale dei Minori di Venezia. Di conseguenza la bambina e la madre erano state affidate ad una comunità.

La coppia aveva spiegato che non c’era stata nessuna violenza sulla figlia, la bambina era scivolata accidentalmente dall’ovetto e aveva sbattuto il mento con la lingua tra le gengive. Come se non bastasse a scagionarli, anche i genitori – ad analisi fatte – erano risultati negativi a qualsiasi tipo di droga.

Ai genitori non rimaneva altro che rivolgersi ad un avvocato, Matteo Mion, perché chiedesse alla consulenza della Procura di Venezia la restituzione della figlia facendo chiarezza sull’accaduto. Le dichiarazioni dei genitori sono parse plausibili: le ferite della neonata erano compatibili con le descrizioni dei genitori e anche la traccia di cocaina era dovuta a contaminazione ambientale che pare sia avvenuta nell’ambiente ospedaliero.

La relazione del perito è stata decisiva: i genitori avevano dichiarato la verità dei fatti. Anche nella comunità a cui mamma e figlia erano state affidate – hanno riferito i responsabili – i genitori si sono mostrati capaci d’affetto e responsabili: “I genitori sono una coppia unita, molto affettuosi verso la bambina cui dedicano tutte le attenzioni incoraggiandola a sviluppare le necessarie competenze sociali. Individualmente ciascuno dei genitori sa prendersi cura della minore, stimolandola in modo adeguato”.

Il bene della bambina è sempre stato al primo posto, nonostante il momento di tensione e fatica della coppia.

 

Continua a leggere su Fidelity News