Travolto dal treno a Bagheria: 16 enne indossava le cuffiette

Sabato 5 Novembre, in un tratto della linea ferroviaria che collega Termini Imerese a Palermo, si è consumata una tragedia frutto della distrazione e della disattenzione che ha portato il giovane Giuseppe Polizzi a finire investito da un treno...

Travolto dal treno a Bagheria: 16 enne indossava le cuffiette

Lo scorso fine settimana, in Sicilia, si è consumata una nuova tragedia frutto della distrazione e dell’imprudenza: Giuseppe Polizzi, 16 anni, originario di Cerda, è morto investito da un treno mentre attraversava i binari. Ascoltava la sua musica preferita con le cuffie e, a causa di questa circostanza, non ha sentito i fischi del treno che arrivava. 

Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere: purtroppo le cronache nostrane, di tanto in tanto, registrano episodi fatali in cui la responsabilità ricade principalmente sul fatto che ci si muove senza badare a quello che vi è intorno. Ad Aprile, era stata una 19 enne milanese a venir investita da un treno mentre si era “isolata” nel suo mondo musicale a suon di cuffie e di musica sparata a palla nelle orecchie: ad Agosto, poi, qualcosa di molto simile aveva visto coinvolta una ragazza di Caserta.

Senza limitarsi al puro contesto “ferroviario”, il problema della distrazione da cuffie e da smartphone è davvero molto sentito anche in altre parti del mondo ove ci si sta attrezzando in vari modi per evitare il sopraggiungere di nuove tragedie da “isolamento” e “bombardamento cognitivo”: in Germania si stanno installando degli appositi semafori per pedoni distratti, in Corea si tamponerà l’emergenza con segnali ad hoc, ed in New Jersey si andrà avanti a suon di mega multe.

Forse, qualcosa andrebbe fatto anche in Italia, visto quel che è accaduto sabato scorso, verso le 15.40, sulla linea Termini Imerese-Palermo (stazione centrale). Qualche minuto prima, il sedicenne Giuseppe Polizzi – originario, come la madre, di Cerda – era appena sceso dal trenoper errorealla fermata di Bagheria: in realtà, per tornare a casa, avrebbe dovuto prendere la fermata di Ficarazzi, ove risiedeva la famiglia, ma un colpo di sonno – agevolato dall’ora e dal tran-tran del treno su rotaia – gli ha impedito di fare in tempo. 

Poco male, avrà pensato il ragazzo. Giuseppe, indossate le sue amate cuffie collegate al telefonino, ha messo su – forse – una delle sue hitlist preferite, ed ha deciso di farsi a piedi il tratto di binario che collegava le due città in questione (appunto, Ficarazzi e Bagheria). Peccato che, in quel momento, contrariamente alle sue supposizioni (i treni non procedono a destra come le auto), stesse per sopraggiungere il treno da Termini Imerese diretto alla stazione centrale di Palermo

Quel treno, Giuseppe – che procedeva sulla sinistra – proprio non lo ha sentito sopraggiungere, ed a nulla sono valse le segnalazioni frenetiche fatte dal macchinista che si è improvvisamente trovato davanti un ragazzino, esile, che – a capo chino – procedeva sulle rotaie. Niente: nemmeno il tentativo di frenata in extremis è riuscito a salvare la vita al povero Giuseppe che, a quanto pare, è morto sul colpo nel tratto ferroviario distante 800 metri dal ponte ferroviario sul fiume Eleuterio.

Gli operatori del 118, sopraggiunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo e lasciare che la Polfer avviasse le indagini per accertare, con chiarezza, la dinamica dell’accaduto. Accanto al corpo, riconosciuto dopo poco anche dai genitori, le sue cuffie che, forse, ancora risuonavano quel motivetto che, a Giuseppe, tanto piaceva…

La linea ferroviaria coinvolta è rimasta bloccata, in ambedue i sensi, per qualche ora: tempo necessario a ultimare i rilievi del caso. Nel frattempo, i passeggeri del treno, bloccati sul convoglio, hanno potuto beneficiare del bus sostitutivo, approntato da Trenitalia, per tornare alle loro residenze. Senza dubbio sconvolti, per quanto appena accaduto. 

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