Tramite Facebook è riuscita ad aiutare il figlio vittima di bullismo

Spesso crediamo che il razzismo sia una cosa lontana, invece a Lecce si è mischiato al bullismo dando vita ad una vera e propria persecuzione verso un bambino, la cui madre si è accorta che qualcosa non andava ed è riuscita ad aiutarlo.

Tramite Facebook è riuscita ad aiutare il figlio vittima di bullismo

E’ davvero una storia triste, quella che arriva da Lecce, dove un ragazzino di soli 11 anni è stato preso di mira da altri ragazzi ed è diventato la loro vittima, soltanto perchè ha la pelle di colore diverso. Il bambino è figlio di un calciatore e si è trasferito a Lecce con la famiglia dove, più di una volta, è stato preso di mira dai soliti bulli che questa volta sembra abbiano davvero passato il limite.

A scoprire tutto è stata la madre del piccolo che, vedendolo rientrare a casa triste e con gli occhi pieni di terrore, ha subito percepito, come solamente le mamme riescono a fare, che c’era qualcosa che non andava. Allora ha iniziato a chiedere al ragazzino se c’erano dei problemi e la prima reazione del giovane è stata quella di chiudersi in se stesso e dira la classica frase ‘no, non ti preoccupare, sto bene‘.

La madre però non si è data per vinta e, dopo parecchie pressioni e domande, è riuscita a farsi dire dal figlio cosa stava effettivamente succedendo. Quando il bambino alla fine non è riuscito più a trattenersi, è crollato, dicendo alla madre che era ormai un pò di tempo che dei ragazzi molto più grandi di lui lo aspettavano vicino casa per picchiarlo ed insultarlo. Il bambino è andato avanti nel suo racconto spiegando che i ‘bulli’ lo hanno iniziato a vessare a causa del colore della sua pelle, infatti la famiglia è di colore.

A queste parole l’amorevole madre è rimasta di stucco, mai avrebbe creduto che in un paese come l’Italia sarebbe potuto succedere una cosa del genere, ed ha scritto tutto su Facebook, chiedendo anche aiuto a chi li conoscesse. subito dopo ha sporto denuncia presso la stazione dei Carabinieri di Santa Rosa e dalle indagini degli uomini dell’arma sembrerebbe che non sia un atto isolato, ma che simili episodi di razzismo misto a bullismo si siano presentati già diverse volte in città.

Venire a scoprire che esistono ragazzi capaci di provare odio basandosi sul colore della pelle, nel 2016, è una cosa grave, e già si sta cercando di risalire ai colpevoli di tali, meschini, atti.

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