Traffico di armi e droga fra Italia e Albania, 28 arrestati e 30 indagati

Ad eseguire gli arresti sono stati gli uomini della polizia nelle province di Nuoro, Sassari e Brescia e in Romania. 28 gli arrestati e 30 gli indagati per traffico di armi e droga. I responsabili sono cittadini italiani, albanesi, rumeni. Tra loro anche due donne

Traffico di armi e droga fra Italia e Albania, 28 arrestati e 30 indagati

Le forze dell’ordine di Nuoro, Sassari e Brescia e in Romania hanno smantellato una banda specializzata nel traffico di armi e droga, collegando i marcati di Albania, Sardegna e Nord Italia. L’operazione è stata chiamata Cassiopea ed è stata messa in atto oggi dopo alcuni mesi di indagini e accertamenti.

Oltre 120 poliziotti hanno partecipato a questa operazione, che ha visto l’arresto di 28 persone, di cui sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, sei agli arresti domiciliari, 13 con obbligo di dimora e due con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, e altri 30 indagati. Tra i provvedimenti di custodia cautelare vi sono anche due donne.

I responsabili dell’organizzazione sono accusati di aver acquistato e detenuto stupefacenti, oltre al fatto di aver alimentato lo spaccio di droga. Uno degli albanesi arrestati  è anche accusato di commercio e detenzione di armi da guerra. Tre di loro invece sono accusati del reato di spaccio di monete false.

L’operazione è riuscita grazie alla collaborazione delle autorità rumene, che hanno partecipato attivamente alla cattura dei delinquenti. Mustaro ha spiegato: “Gli indagati operavano divisi in due gruppi indipendenti ma con un’unica fonte di rifornimento della droga: gli albanesi. Un gruppo si occupava dello spaccio nel nord-est della Sardegna e l’altro in provincia di Nuoro”. I luoghi dello spaccio erano Nuoro, Olbia, Macomer e i centri costieri da Siniscola a Posada e da Golfo Aranci a La Maddalena.

Durante l’operazione sono state sequestrate diverse quantità di sostanze stupefacenti, di vario tipo come cocaina, hascisc, marijuana. A portare la droga al porto di Olbia erano dei corrieri, a bordo di autovetture o furgoni. Sequestrati anche 500 euro false, in banconote da 50 e 100 euro, che venivano utilizzate per le spese lungo le zone costiere e durante i periodi di vacanza.

A coordinare le indagini della Sezione antidroga della Squadra Mobile è stato il sostituto procuratore di Nuoro Andrea Schirra, in collaborazione, oltre che con le questure di Nuoro, Sassari, Brescia, con il Commissariato di Olbia, del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta e tre unità cinofile antidroga.

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