Toscana si blocca per la bomba d’acqua: chiuse scuole e musei

Gravi danni in Toscana dovuti alla bomba d'acqua che si è abbattuta su tutto il territorio tra le 12.40 e le 12.50. Evacuate le scuole, sospesi gli interventi ospedalieri e chiusi tutti i musei. Contati circa 50 feriti, ma pochi i gravi

Toscana si blocca per la bomba d’acqua: chiuse scuole e musei

In Toscana, una violenta grandinata ha colpito varie città soprattutto Firenze, dove sono state evacuate le scuole. In piazza della Signoria sono crollati i dehors, caduti molti alberi, insomma un vero disastro. Vi sono stati circa 50 feriti in tutta la regione: 23 all’ospedale di “Santa Maria Novella” e altri 12 a “Torregalli”. Le scuole evacuate sono state la Capponi, Dante, Agnesi, Colombo e Don Miliani. Gli allagamenti hanno coinvolto Firenze, dove non sono state risparmiate  nemmeno le aree culturali, tant’è che l’acqua ha invaso anche il Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio.

Gli alberi caduti hanno causato parecchi danni e problemi nelle strade, per esempio un’auto è rimansta ferma per molto tempo a Lastra a Signa (Firenze) in un parcheggio: all’interno vi erano una mamma e la sua bambina che è stata colpita da un albero caduto all’improvviso.

Anche gli ospedali sono rimasti “bloccati” dalla bomba d’acqua, per questo sono state rimandate tutte le operazioni chirurgiche programmate, che riprenderanno soltanto tra una settimana; tuttavia sono rimaste attive quelle d’urgenza dato che ben tredici persone oggi si sono recate al pronto soccorso, a causa di ferite dovute, ad esempio, a tegole o alberi caduti. Centinaia però sono state le chiamate d’emergenza.

Conseguenze anche per i musei: l’intero polo museale è off-limits, i musei sono rimasti tutti chiusi. L’acqua ha invaso soprattutto la zona opposta a quella della battaglia di Anghiari, presso lo studiolo di Francesco. Inoltre anche la Biblioteca Nazionale ha subito dei danni, date le numerose infiltrazioni; il vento ha distrutto le vetrate della Sagrestia Vecchia e l’acqua ha contribuito al danneggiamento di alcuni mobili. Un vero e proprio allarme pericolo per i beni culturali.

Da subito siamo stati in contatto con la Soprintendenza, adesso dobbiamo verificare se vi siano stati altri danni, in particolare sulla facciata, e grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti è stato possibile mantenere aperto il complesso, ad eccezione evidentemente della Sagrestia Vecchia“, dice Enrico Bocci, presidente dell’Opera Medicea Laurenziana.

Oltre alle aree culturali, alle scuole e alle strade, anche l’Orto Botanico “Giardino dei Semplici”, del Museo di Storia naturale dell’Università di Firenze, ha subito molti danni. Fortunatamente, almeno per quanto sostiene il sindaco, gli interventi di emergenza hanno funzionato, e ora tutto si sta pian piano riattivando. Egli stesso aggiunge però che dovrebbe verificarsi un peggioramento delle condizioni metereologiche per quanto riguarda stanotte, si spera quindi in una prevenzione migliore.

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