Torino: escort di mezza Italia truffate per oltre 200mila euro

Sette persone sono state arrestate per una truffa da 200mila euro: raggiravano le escort proponendo loro maggiore visibilità su un sito di incontri, estraneo alla vicenda. Le escort pagavano con ricariche su Postpay

Torino: escort di mezza Italia truffate per oltre 200mila euro

Sette persone, tutte residenti nel torinese, sono state arrestate perché offrivano servizi internet inesistenti alle escort di tutta Italia per promuovere su internet le loro prestazioni. Queste persone sono state denunciate e sono state accusate di avere organizzato una maxi truffa da 200mila euro nei confronti di decine di prostitute. I truffatori promettevano in cambio di denaro una sorta di maggiore visibilità che pubblicizzava l’operato delle escort su un sito di incontri. Il bello è che il sito è risultato completamente estraneo alla vicenda, mentre la banda convinceva le prostitute a versare il loro contributo ricaricando una carta Postepay.  

Il controllo è partito proprio dall’attività sospetta di alcune carte Postepay su sui era transitato un’ingente quantità di denaro proprio dal mese di ottobre 2013. Sulle carte è risultato che sono state eseguite attività di phishing e/o da ricariche, operazioni di prelievo o ricariche di altre carte, che andavano ad azzerare il credito che risultava sulla carta.

Le escort che inconsapevoli della truffa avevano partecipato alle ricariche erano già presenti su Internet con annunci già visibili su siti dedicati agli incontri. La banda contattava le escort e spiegava loro che il loro nome era stato scelto per delle promozioni pubblicitarie vantaggiose, e le convinceva a versare delle somme tra i 100 e i 200 euro per ottenere servizi dal web ancora migliori che servivano ad aumentare visibilità al loro lavoro. La polizia ha cominciato le indagini partendo proprio dal monitoraggio delle carte e, grazie alla collaborazione di Poste Italiane e alcune banche, ha potuto ricostruire i movimenti di denaro sospetti delle carte Postepay. Queste carte sono state poi sequestrate durante le perquisizioni effettuate sotto direzione dalla Procura di Torino. Nel corso della perquisizione è stato sequestrato diverso materiale informatico, telefonico e numerose schede sim utilizzate per contattare le vittime.

Le escort vittime di questa truffa sono circa 200, ma solo qualcuna di loro ha formalizzato la denuncia, soprattutto per ragioni di privacy, e per non esporsi pubblicamente molte di loro non hanno voluto nemmeno denunciare la truffa. Le sette persone denunciate sono tutti italiani, e hanno un’età compresa tra i 20 e i 39 anni.

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