Torino. Donna senza lavoro si dà fuoco davanti agli sportelli dell’Inps

La donna aveva perso il lavoro a gennaio, e da mesi era in attesa del sussidio di disoccupazione. Dopo una breve discussione allo sportello dell'Inps, la donna ha compiuto l'insano gesto.

Torino. Donna senza lavoro si dà fuoco davanti agli sportelli dell’Inps

Era talmente disperata da giungere ad un gesto estremo: all’interno degli uffici dell‘Inps di corso Giulio Cesare a Torino, una donna disoccupata di 46 anni, residente a Settimo Torinese, si è data fuoco con l’alcol, procurandosi ustioni sul 70% del corpo. Trasportata all’ospedale San Giovanni Bosco, è stata intubata per essere trasferita immediatamente al centro grandi ustionati del Cto.  

Dopo una discussione con l’impiegato allo sportello, ha estratto due bottiglie di alcol, si è gettata addosso il liquido, soprattutto sul volto e sulle braccia, e si è data fuoco. Chi ha assistito alla scena è rimasto atterrito: aveva il volto in fiamme, e gli stessi dipendenti dell’Inps, utilizzando alcuni estintori, hanno cercato immediatamente di soccorrerla.

La donna ha perso il lavoro il 13 gennaio scorso: l’azienda multiservizi in cui lavorava ha chiuso i battenti. Dopo un primo periodo di malattia, la donna aveva presentato la richiesta per l’indennità di disoccupazione. Trascorsi sette mesi, non aveva ancora ricevuto nessun assegno e, quando questa mattina l’impiegata di turno le ha detto che doveva aspettare ancora i tempi tecnici della pratica, la donna ha compiuto l’insano gesto.

Da tempo la Cgil denuncia le politiche di svalorizzazione del lavoro condotte da anni nel nostro paese e che, con gli ultimi governi, hanno visto ulteriormente abbassata la soglia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”, ha detto oggi il segretario confederale della Cgil Franco Martini commentando la “Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione”, diffusa stamattina.

Per Martini, senza la creazione di nuovi, veri, posti di lavoro, oltre gli incentivi, la mancanza di occupazione non potrà che alimentare la spinta ad un lavoro qualsiasi, anche a rischio della vita o, addirittura, alla rinuncia ad una vita, consegnandosi alla disperazione, come testimonia tragicamente il dramma della disoccupata di Torino che si è data fuoco, esasperata, senza più alcuna speranza per il futuro.

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