Terroristi mandano in rete immagini di Jim Foley decapitato

Il filmato, intitolato "Messaggio all'America", trasmette le immagini del corpo di James Foley, rapito in Siria nel 2012, mentre è riverso a terra con la testa decapitata. I terroristi minacciano di morte anche un altro reporter Usa

Terroristi mandano in rete immagini di Jim Foley decapitato

Il terrore dell’Isis (Stato islamico in Iraq e nel Levante) raggiungl’America: i jihadisti infatti hanno annunciato martedì sera di aver decapitato un giornalista freelance americano che era stato rapito in Siria nel 2012. Il giovane è James Foley, e i jihadisti hanno postato in rete il video scioccante della decapitazione. In più, il video trasmette le minacce dei  jihadisti ad un altro giornalista, Steven Joel Sotloff, anch’egli rapito in Siria, e i terroristi annunciano che la sua vita dipende dalle decisioni di Obama.

Il video postato dall’Isis è un filmato di 4 minuti e 40, intitolato “Messaggio all’America” e ripercorre le azioni compiute da Obama contro lo stato islamico. Alla fine si vede Foley in ginocchio e in mezzo al deserto, con addosso una tuta arancione e accanto il terrorista vestito di nero e coperto in volto. Il terrorista presenta il giornalista e replica ancora una volta che ogni attacco contro di loro è un attacco ai musulmani e che ogni tentativo di Obama di attaccarli provocherà morte tra la sua gente.

Subito dopo si vede l’agghiacciante scena della decapitazione e l’immagine del giornalista in una pozza di sangue. Foley si trovava in possesso dei suoi rapitori dal 22 novembre 2012 e secondo la ricostruzione del rapimento, l’uomo era stato prelevato nei pressi di Taftanaz, insieme all’autista e al traduttore poi rilasciati.

Foley era un reporter di guerra esperto; già nell’aprile 2011 era stato vittima di un rapimento in Libia, organizzato da un gruppo di sostenitori di Gheddafi. Insieme a lui erano stati rapiti altri due giornalisti: Clare Gillis, americana, e Manu Brabo, spagnolo, mentre il sudafricano Anton Hammerl era stato ucciso. Dopo 44 giorni di prigionia i tre erano stati liberati.

I genitori di Foley, profondamente addolorati, dicono: “Non siamo mai stati così orgogliosi di nostro figlio. Ha dato la sua vita cercando di rivelare al mondo la sofferenza del popolo siriano. Supplichiamo i rapitori di risparmiare la vita degli altri ostaggi. Sono innocenti, come lo era Jim. Non hanno controllo della politica del governo americano in Iraq, Siria o in altri parti del mondo”. Gli Stati Uniti sono inorriditi dall’omicidio così terrificante e la portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale Usa, Caitlin Hayden, esprime cordoglio alla famiglia del reporter, anche se precisa che “l’intelligence Usa sta lavorando per determinare l’autenticità del video postato dall’Isis sulla decapitazione di James Foley”. La portavoce assicura di dare notizie certe nel più breve tempo possibile.

 

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