Nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 5.3 si è registrata alle dieci e cinquantatre circa di questa mattina tra L’Aquila e Rieti; l’onda sismica è stata avvertita anche a molta distanza da quei luoghi e perfino a Roma.
Un movimento ondulatorio durato alcuni secondi ha sorpreso questa mattina gli abitanti del Centro Italia, giĂ duramente provati dalla neve e dal gelo degli ultimi giorni; attimi che appaiono infiniti e che riportano alla mente il terrore provato durante i recenti terremoti nelle cittĂ vicine di Amatrice e Norcia.
Alla emergenza neve si aggiunge quindi quella del terremoto; sono tantissime infatti le persone che impaurite hanno preferito fuggire via dalle proprie abitazioni e riversarsi per strada, dove ad accogliergli ci sono metri di neve. I centralini dei Vigili del Fuoco, già operativi sul territorio per fronteggiare i danni derivanti dalla neve, sono stati invasi da tante telefonate di cittadini impauriti.
Proprio a causa delle proibitive condizioni climatiche degli ultimi giorni, la strada Salaria è interrotta nelle immediate vicinanze di Acquasanta, dunque per quelle persone rimaste su quel territorio per motivi di necessità , hanno cercato di mettersi al riparo nei modi più disparati, sfidando il gelo.
L’emergenza freddo non si riesce a fronteggiare da soli: questo è in sintesi l’appello che lanciano gli amministratori e le persone delle zone colpite; necessita dunque un intervento esterno nazionale, che vada a coadiuvare gli sforzi degli operatori attualmente impegnati senza sosta nel fronteggiare tutte le priorità .
Anche in quei territori – dicono in molti – sarebbe opportuno l’ausilio degli uomini dell’Esercito, così come è stato fatto in Abruzzo. Al momento non si hanno notizie di crolli, ma sicuramente questa ulteriore scossa di terremoto va a danneggiare ulteriormente ciò che era pericolante o pesantemente lesionato dalle pesanti scosse sismiche che hanno distrutto le città di Amatrice e zone limitrofe, nonchè quella di Norcia.