Taranto: accusato di omicidio, assolto dopo 20 anni di carcere

Angelo Massaro ha scontato una pena di 20 anni per un delitto che non aveva commesso. Finalmente, arriva la tanto attesa scarcerazione, e la conseguente richiesta di risarcimento danni.

Taranto: accusato di omicidio, assolto dopo 20 anni di carcere

Ora, Angelo Massaro ha 51 anni, 20 dei quali li ha trascorsi in carcere per essere stato considerato colpevole per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Lorenzo Fersurella, ucciso in provincia di Taranto il 22 ottobre del 1995.

L’uomo fu arrestato il 15 maggio del 1996. Da quella data, per Massaro, iniziò un incubo durato più di 20 anni. La prova regina, che lo incastrò per l’omicidio, fu una testimonianza da parte di un collaboratore di giustizia, e un’intercettazione telefonica. Durante la telefonata, Massaro – parlando con la moglie – pronunciò queste parole «sto portando stu muert», tradotte in maniera errata.

L’uomo ha sempre sostenuto che stesse trasportando uno slittino da neve, attaccato alla sua auto. La parola “muert” venne interpretata come il cadavere di Fersurella. I suoi difensori di allora non avrebbero nemmeno fatto deporre dei testimoni, che avrebbero confermato il suo alibi, ritenendo troppo debole l’impianto accusatorio.

Massaro, dal carcere, fece sempre sentire la sua voce, non smettendo mai di proclamarsi innocente. Scrisse lettere al ministero della Giustizia, al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, all’associazione “Antigone”, e ha presentato varie istanze e ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Chiedeva anche di essere trasferito nel carcere di Taranto, così da poter stare più vicino alla sua famiglia, a sua moglie, e ai suoi due figli. Ma i trasferimenti era molto frequenti, e nemmeno questa richiesta gli fu accordata.

Durante un altro processo per complicità nello spaccio di droga, procedimento penale a suo carico, 5 anni fa, i legali di Massaro chiesero e ottennero la revisione del processo. Grazie a questo, si dimostrò che la sera dell’omicidio l’accusato era al Sert di Manduria per problemi inerenti la tossicodipendenza, lontano dalla località dove scomparve Fersurella.

Alla luce di questi nuovi importanti riscontri, si arriva alla piena assoluzione: ora i legali stanno preparando le carte per richiedere il risarcimento per i tanti anni persi in carcere

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