Studentessa morta: la polizia cerca 3 giovani dei campi rom

Oggi l’autopsia sul corpo della giovane studentessa, Zhang Yao. Morta lunedì scorso, investita da un treno, mentre cercava di recuperare la borsa che le era stata rubata. Il padre è sconvolto e chiede verità e giustizia.

Studentessa morta: la polizia cerca 3 giovani dei campi rom

Zhang Yao, una ragazza di 20 anni che frequentava un corso di moda all’Accademia delle Belle Arti di via di Ripetta a Roma, era scomparsa lunedì scorso a Roma

La giovane studentessa aveva appena ritirato il permesso di soggiorno all’Ufficio Immigrazione di via Patini, alla periferia della città. Poi più nulla per tre giorni fino a quando è stato rinvenuto il cadavere della giovane. Sarebbe dovuta rientrare a casa nell’appartamento preso in affitto nel quartiere Don Bosco insieme a due amiche ma, avendo ritirato per prima il documento, era uscita fuori felice a fare una telefonata. E proprio allora è stata scippata da tre giovani, probabilmente rom del campo nomadi non lontano dalla questura.

Ma vediamo insieme come la polizia sta lavorando per risolvere il caso. A quanto ricostruito dagli agenti, la studentessa è stata derubata della borsa con dentro il permesso di soggiorno appena ritirato, così la giovane ha deciso di inseguire i suoi rapinatori ma è stata travolta da un treno in transito e sbalzata giù in un dirupo. Una telecamera di videosorveglianza di un’azienda privata ha ripreso i tre giovani rapinatori.

La polizia starebbe sulle tracce dei tre giovani o addirittura giovanissimi; la pista seguita dagli investigatori porterebbe agli ambienti nomadi, infatti non lontano dall’Ufficio della Questura c’è l‘insediamento rom di via Salviati.

E’ stato ritrovato anche il cellulare della studentessa nella zona in cui è stato scoperto il corpo. A quanto ricostruito, Zhang era al telefono con la coinquilina per chiederle aiuto.

Il padre è sconvolto: “Non è possibile vivere nel terrore in pieno giorno” – dice con la voce rotta dal pianto – “ancora non riesco a credere che sia successo alla mia unica figlia. Vi prego, aiutateci a capire”.

Settimana scorsa, la comunità cinese ha organizzato un sit-in in commemorazione di Zhang Yao, con tutti i giovani che si stringono attorno alla famiglia della vittima.

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