Spese pazze nella regione Marche: rimborsi per cene, occhiali e viaggi

Tra i 66 indagati c'è anche il governatore Spacca. I consiglieri compravano formaggi, miele, mostarda e frigoriferi. Indagata per truffa invece l'assessore Paola Giorgi che dichiarava una falsa residenza

Spese pazze nella regione Marche: rimborsi per cene, occhiali e viaggi

La procura di Ancona ha chiuso le indagini nell’ambito di un’inchiesta che ha visto coinvolte 66 persone accusati di reati che vanno dal concorso in peculato fino alla truffa nell’aver utilizzato i fondi regionali delle Marche. A rispondere di queste accuse saranno 61 consiglieri, 23 dei quali in passato hanno ricoperto la carica di presidenti di gruppi consiliari. Gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza hanno analizzato attentamente tutti gli scontrini e i conti delle due legislature nel periodo tra il 2008 e il 2012. 

Dall’indagine è emerso che gli indagati hanno utilizzato i fondi pubblici per pranzi e cene, acquisti di libri, computer, pagamenti in hotel e anche per la spesa al supermercato. Tra questi anche le spese di collaborazioni e incarichi, pubblicità, materiale promozionale e addirittura i servizi televisivi. Nella nota spese sono inseriti anche gli occhiali del governatore Spacca e il frigorifero del consigliere Sordoni, e ancora torte, miele e altri beni alimentari acquistati da Franco Capponi, ex capogruppo FI.

Anche al capogruppo del Pd Mirco Ricci sono contestate spese pazze per l’acquisto di libri, due cornici, carburante, un computer da 1.959 euro, soggiorni in hotel, pranzi e cene, e anche formaggi, yogurt e vino in un supermarket. E ancora ci sono i viaggi di piaere del capogruppo di Sel Massimo Binci, che ha anche acquistato prodotti alimentari e libri per  un totale di quasi 1.200 euro, e i pranzi dell’ex capogruppo del Pdl Francesco Gentiloni Massi Silverj, ora Ncd, che utilizzò parte dei fondi anche per consulenze e iniziative sul territorio non giustificate.

L’ex consigliere dell’Idv, poi assessore Paola Giorgi, è invece indagata per truffa. La Giorgi avrebbe percepito rimborsi chilometrici non dovuti in quanto aveva dichiarato di risiedere fuori Ancona: in realtà gli spostamenti sono risultati inesistenti. Gli investigatori hanno anche accertato che la somma utilizzata indebitamente da Spacca nel 2008 sarebbe stata di 15.445,23 euro, che il governatore utilizzò per spese postazioni, di redazione, di stampa e diffusione di manifesti e anche per spese di ristorazione, mentre nel 2009 il presidente si appropriò di 14.258,35 euro.

A Spacca vengono inoltre contestati altri 5.273 euro per l’anno 2010, per rimborsi legati a servizi postali, cancelleria e telefonia e spese di ristorazione, ma anche eventi e viaggi di vario tipo.

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