Dolore e commozione per la morte del piccolo Giuseppe, gettatosi dalla finestra insieme a mamma e papà, per provare a scampare alle fiamme che hanno invaso la loro casa nella notte, all’ improvviso.
Il rogo che ha provocato l’incendio, a detta dei vigili del fuoco, sarebbe divampato dalla stufetta a legna della famiglia o, comunque, da un mal funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Al momento, chiaramente, non si esclude alcuna ipotesi.
Dopo le richieste d’aiuto, sul posto, sono intervenuti innanzitutto dei vicini, che hanno tentato di accogliere su una coperta il lancio del bambino che, purtroppo però, ha sbattuto violentemente la testa.
Subito dopo sono arrivate diverse squadre di vigili del fuoco, polizia, carabinieri, e un’ambulanza del 118, che hanno trovato i tre sventurati al suolo, con differenti gradi di lesioni.
Le forze dell’ordine hanno prestato i primi soccorsi ma, pochi istanti dopo, il tetto dell’edificio, alto due piani e con un bar al pianterreno, è crollato rischiando di travolgere i vigili del fuoco, che sono riusciti a mettersi in salvo scappando solo poco prima del cedimento.
La madre, dal letto dell’ospedale, nonostante lo stato di choc, ha avuto la sensibilità e la prontezza di concedere il benestare alla donazione degli organi del piccolo Giuseppe, che andranno a cinque giovani sotto i vent’anni.
Per il rogo di Casella, la Procura di Genova ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per incendio, omicidio colposo, e lesioni colpose.
Francesco Collossetti, il sindaco di Casella, paese alle porte di Genova dove è avvenuta la tragedia, ha annunciato che un conto corrente – per sostenere la famiglia – verrà aperto mercoledì, e che il Comune si accollerà le spese del funerale del piccolo Giuseppe.