Sisma nel centro Italia: numerosi crolli e migliaia di sfollati

La terra ha tremato di nuovo nel centro Italia, e lo ha fatto per tre volte, a distanza di qualche ora; erano passate da 11 minuti le 19 di mercoledì quando si è verificata la prima scossa nella provincia di Macerata.

Sisma nel centro Italia: numerosi crolli e migliaia di sfollati

La terra ha tremato ancora una volta nel centro Italia, e lo ha fatto per tre volte, a distanza di qualche ora; erano passate da 11 minuti le 19 di mercoledì 26 ottobre, quando si è verificata la prima scossa nella provincia di Macerata, a circa 150 km da Roma, ma la distanza non ha impedito che il sisma venisse chiaramente percepito anche nella capitale, al punto che il Ministero degli Esteri è stato fatto evacuare.

Il primo sisma di magnitudo 5,4 della scala Richter ha avuto il suo epicentro nei piccoli paesi di Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci. Due ore più tardi, alle 21.18 è arrivata la seconda scossa, ancora più forte, di magnitudo 6,2, con epicentro, anche questa volta, nella provincia di Macerata, precisamente a Ussita. Scossa percepita in gran parte d’Italia e addirittura in Germania. E ancora alle 23.42, la terza scossa, anche se più lieve, di magnitudo 4,6 ha nuovamente terrorizzato la popolazione.

Si sono verificati seri danni in molte zone, ma, in base alle informazioni rilasciate dal responsabile della Protezione civile, Fabrizio Curcio, fortunatamente il bilancio ufficiale è di un solo ferito nella località di Visso. Paradossalmente è stata la prima scossa, che ha spinto moltissime persone a lasciare le loro case e a cercare rifugio in luoghi sicuri, a far sì che si evitasse la strage. Si registra però il decesso di un uomo di 73 anni nel paese di Tolentino a causa di un infarto, forse per lo spavento, e diversi persone ferite non gravemente in altre località.

Purtroppo i danni materiali alle case e altre strutture sono gravi. Visso è una delle località più colpite; il sindaco Giuliano Pazzaglini, ha descritto uno scenario devastante, con molte facciate crollate in conseguenza del terremoto e una chiesa completamente distrutta. La zona colpita dal sisma è rimasta inoltre senza corrente elettrica e linee telefoniche, e a complicare una situazione già particolarmente critica è arrivata una pioggia torrenziale che rende difficili le verifiche da parte dei Vigili del Fuoco e le operazioni della Protezione civile. Nella giornata di giovedì tutte le scuole della provincia di Macerata resteranno chiuse per poter consentire lo stato degli edifici scolastici, così come quelli delle strutture ospedaliere.

Il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha dichiarato che il terremoto è collegato a quello avvenuto il 24 agosto scorso nel Reatino.

 

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