Si finge Franco Trentalance e ricatta Justine Mattera. 25enne nei guai

Un giovane messinese ha creato dei falsi profili sui social network per poter intrattenere conversazioni compromettenti con alcune persone del mondo dello spettacolo. Scoperto dalle autorità, attende ora il verdetto del giudice

Si finge Franco Trentalance e ricatta Justine Mattera. 25enne nei guai

Un venticinquenne proveniente da Messina, Anthony Matthew Repici, avrebbe creato profili fasulli sui social network Facebook e Twitter per fingere di essere il pornoattore Franco Trentalance.

Attraverso questi finti account, il giovane avrebbe intrattenuto conversazioni “scottanti” con la nota showgirl Justine Mattera, la quale, una volta compreso di aver a che fare con un impostore, sarebbe stata ricattata dal giovane con la minaccia di rendere pubbliche le chat e le immagini inviate.

La showgirl non ha voluto fare il gioco del giovane hacker e ha immediatamente sporto denuncia presso la polizia, che lo ha scoperto e fermato: ora  è finito sotto processo, dopo la chiusura delle indagini condotte da parte del pm Alessandro Gobbis di Milano, con le accuse di sostituzione illegittima di persona e tentata violenza privata.

Da quanto emerge dalle imputazioni, il giovane avrebbe prestato un’attenzione quasi morbosa per le vicende di gossip riguardate Justine Mattera e si sarebbe sostituito, nel periodo compreso tra il luglio e il novembre 2012, in maniera illegittima alla persona di Franco Trentalance, inducendo la showgirl, ex moglie di Paolo Limiti, in errore. Dopo che la vittima si è accorta dell’errore, il venticinquenne avrebbe compiuto atti volti in modo diretto e non equivoco a costringerla a proseguire le conversazioni online.

Inoltre l’uomo avrebbe raggirato anche un’altra vittima, la scrittrice Irene Cao: nel dicembre 2011 si sarebbe infatti spacciato per il ciclista Filippo Pozzato tramite profili falsi sui social network e un indirizzo e-mail fasullo, per parlare via chat con l’autrice della trilogia erotica “Io ti guardo, io ti sento, io ti voglio”. Anche in questo caso, però, sarebbe stato scoperto e prontamente denunciato alle autorità. Tutti e quattro i vip si costituiranno quindi parte lesa agli atti del processo.

L’uomo, difeso dall’avvocato Paolo Ingrillì, è stato rinviato a giudizio del giudice e inizia dunque ora la sua battaglia per la difesa legale.

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